La Guida Michelin 2022 ha annunciato le sue nuove stelle. Tra le novità della “Rossa” 2022, il sud Italia oggi brilla più che mai. Dalla Campania alla Calabria, ecco chi sono gli chef meridionali che hanno conquistato uno spazio nell’Olimpo dell’alta ristorazione.
Che bell’aria fresca
Dopo appena 6 mesi dall’apertura, Aria Restaurant a Napoli ha ottenuto la sua prima Stella Michelin con lo chef Paolo Barrale: «Un riconoscimento simile è fonte di gioia immensa ma rappresenta al contempo un guanto di sfida: dobbiamo dare sempre il massimo per fare la differenza. Un po’ come succede con i figli: c’è la precisa responsabilità di seguirli in tutto e farli crescere in maniera sana e diligente», ha commentato il giovane chef siciliano. Il progetto Aria, firmato dal Gruppo JCo, è un traguardo che Barrale condivide con tutta la sua squadra, dalla brigata ai collaboratori in sala (e in famiglia): «Da Mario Stellato, il mio sous chef, a Giacomo che mi ha fatto conoscere la splendida famiglia che è il J co Group, a Ilaria e Maurizio, a Letizia, Danilo, Angelo, Mario R., Luigi e Gianluigi. Un grazie a Serena De Vita, la nostra restaurant manager, a Mattia, Marcello, Chiara, Andrea, Mirko e Camilla. Infine, un grazie ai miei amici e clienti di sempre ma soprattutto voglio dire grazie a Marina, la mia unica e insostituibile compagna di vita».
E c’è chi raddoppia
Si resta sempre in Campania, questa volta con il ristorante Krèsios di Telese Terme, nel beneventano, che conquista la sua seconda stella Michelin. Dopo la prima ottenuta nel 2013, sempre riconfermata, lo chef e patron Giuseppe Iannotti raddoppia e consolida il Krèsios tra le realtà gastronomiche più interessanti del momento. «Sono felice anche per i miei ragazzi, che ho lasciato giù e che non sapevano nulla. Forse questa è stata la cosa più dura per me: guardarli negli occhi e non poter condividere tutto questo», ha commentato lo chef. E ha aggiunto: «Non ci siamo mai fermati, nemmeno nei momenti più difficili, non ci siamo mai spaventati. Piuttosto abbiamo proseguito a testa bassa, con coscienza di avere delle responsabilità e abbiamo continuato a fare quello che sappiamo, a creare nuove strade e a inventare soluzioni. È questa la forza del Krèsios: intraprendere percorsi inesplorati e creare nuove vie, quando quelle conosciute e confortanti si sono chiuse. È la forza di un gruppo che per me è la mia famiglia. Abbiamo sdoganato un metodo: finalmente in Italia si può fare un solo percorso di degustazione, il nostro è al buio».
Il colpo di scena
A sorpresa la doppia stella arriva senza passare dal via (ovvero senza nessuna menzione) anche per Giovanni Solofra del ristorante Tre Olivi di Paestum (SA) che con le lacrime agli occhi la prima persona che ha ringraziato è Roberta, sua moglie. Premiato per l’interpretazione gastronomica sensoriale e territoriale, per le sue proposte iene di sorprese, dalla tecnica fine e dalla minuzia e precisione degli accostamenti, spesso intriganti.
Calabria mia
Scendendo più a sud, il riconoscimento della prestigiosa guida va anche ad Antonio Biafora per il suo Hyle, a San Giovanni in Fiore (CS) che conquista la sua prima stella. E pensare che il giovane chef, ha cominciato la sua avventura prima nella cucina del ristorante di famiglia, «dove effettuai il primo servizio durante una festa di laurea, e il secondo in quel di Caserta, presso le cucine del Grand Hotel Vanvitelli. Appena arrivai lì chiesi di iniziare subito, davanti avevo: prezzemolo, patate e pomodori». Quando la qualità si riconosce dagli ingredienti base e dalla maestria con cui saperli unire armonicamente, il resto è solo questione di tempo.
Fresco di stella anche Luigi Lepore del ristorante omonimo di Lamezia Terme (CZ) che, dopo le importanti esperienze al Trussardi alla Scala di Milano, al Caino in Toscana, a Il Comandante a Napoli, tra le altre, nel 2019 ha cominciato a scrivere di suo pugno un nuovo e, per farlo, ha scelto casa, la sua Calabria. Ma con un format innovativo, dagli ampi orizzonti e, al tempo stesso, con le radici ben salde nelle culture materiali che caratterizzano l’identità del territorio. Nonostante la “pausa” del 2020, è oggi a festeggiare la sua “incoronazione”.
Tutte le nuove stelle Michelin 2022 nel Sud Italia
Luigi Lepore – Luigi Lepore Ristorante
Hyle – Antonio Antonio Biafora
Aria – Paolo Barrale
Giuseppe Molaro – Contaminazioni Restaurant
Savio Perna – Li Galli
Francesco Franzese – Rear Restaurant
Nicola Somma – Cannavacciuolo Countryside
Fabio Verrelli D’Amico – Marter1aPr1ma
Alessandro Bellingeri – Osteria Acquarol
Stephan Zippl – 1908
Graziano Cacciappoli – San Giorgio
Jorg Giubbani – Orto by Jorg Giubbani
Sergeev Nikita – L’Arcade
Richard Abouzaki e Pierpaolo Ferracuti – Retroscena
Emanuele Petrosino – Bianca sul Lago
Fabrizio Molteni – La Speranzina Restaurant&Relais
Alex e Vittorio Manzoni – Osteria degli Assonica
Salvatore Camedda – Somu
Claudio Sadler – Gusto by Sadler
* Premio Giovane dell’anno a Solaika Marrocco del Primo, di Lecce
Congratulazioni!
Foto in apertura Krèsios (ph Marco Varoli)
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