Sono le isole di vacanza per eccellenza: Capri e Ischia si distinguono rispettivamente per eleganza e semplice bellezza. Mete di tanti italiani e stranieri, sono da sempre simbolo di bellezza italiana.
L’eleganza di Capri
Mi piace immaginare la Piazzetta di Capri com’era un tempo, uno spazio dove i locali andavano a comprare frutta e verdura, dove c’era il mercato, vocazione principaledi molte piazze italiane. Poi un giorno, nell’anno 1938, un certo Raffaele Vuotto mise i tavolini e il luogo divenne la destinazione di Maria Callas e del jet set internazionale, dove oggi si bevono aperitivi (spritz su tutti). Erano gli anni in cui la marchesa Casati Stampa, inquilina della Villa San Michele (oggi sede del consolato svedese), un tempo appartenuta al dottor Axel Munthe, circolava per Capri indossando solo una pelliccia e facendosi accompagnare da due pavoni.
Capri è così, peccaminosa, glamour, colta visto che è stata la patria dei grandi autori di tante epoche, e certamente anche destinazione culinaria. Poca spiaggia, molto sole, molta cucina semplice e buona come i ravioli tipici ripieni di caciotta e maggiorana serviti con sugo di pomodoro e basilico, ben presenti nei menù come quello di Villa Margherita o del celebre Da Paolino, tutti e due a Capri città (se così si può dire). Ottima anche la «pizza all’acqua» dell’Aurora, vicino alla Piazzetta, un ristorante storico dell’isola dove vanno tutti, da Roger Federer a Quincy Jones e Kate Moss. Diretto da Mia D’Alessio, terza generazione di ristoratori, con il marito Franco Aversa, propone questa versione sottilissima con poco lievito, motivo per cui è estremamente leggera. Sopra ci mettono gamberi crudi e scorze di limone della costiera.
Capri è così, vuole le valigie grandi (per i tanti cambi d’abito) ma a tavola propone semplicità e ingredienti del posto. Oppure bar sofisticaticome al Capri Tiberio Palace. Così bianco il design che sembra una scenografia studiata per far risaltare l’abbronzatura e così deliziosi i cocktail creati dal barman Gioacchino Coppola neanche fossimo a New York. E poi ha tanti luoghi meravigliosi come la Villa San Michele, ad Anacapri, dove soggiornava la regina di Svezia e dove si beve un caffè di quelli squisiti e si assaggia la caprese migliore dell’isola. Nella casa un tempo abitazione di Axel Munthe e della marchesa di cui parlavo qualche riga più su, il cui unico lascito è il motto della sua vita scritto su un muro in francese: osare, desiderare, sapere, tacere.
Indirizzi
La Tosca
Undici camere a due passi dalla Piazzetta e dalla certosa di San Giacomo.
Semplicità, pulizia degli spazi e gentilezza assoluta. Colazione con vista sui faraglioni, spesa contenuta. latoscahotel.com
Aurora
Celebre per la «pizza all’acqua», il ristorante è un must di Capri quanto la Piazzetta. auroracapri.com
Villa San Michele
Si trova ad Anacapri e qui ha vissuto il medico svedese Axel Munthe. All’interno, nel giardino, tra i reperti archeologici ritrovati durante la costruzione c’è un magnifico caffè. Da seguire i concerti che organizzano durante l’estate. villasanmichele.eu
Capri Tiberio Palace
Accogliente e sofisticato boutique hotel cinque stelle in posizione ineguagliabile. capritiberiopalace.it
L’anima verde di Ischia
«Signora lasci stare, è stata solo due ore all’ombrellone, e che le faccio pagare?». Ischia è così, facile, normale, gentile. Pochi negozi, e tutti senza marchi internazionali. Tanti piccoli ristoranti piuttosto invitanti sul lungomare, magari con quei cartelli un po’ ingenui che ti fanno pensare ancora alla famiglia intera che lavora tra la sala e la cucina. E poi tanta spiaggia. Diciamo che se ami Ischia, forse Capri ti appassiona meno e viceversa. Ci sono validi motivi per venire qui. Sicuramente il parco termale delle Ninfe di Nitrodi dove l’acqua è classificata come «minerale, ipotermale, bicarbonata, solfata, alcalina e alcalina terrosa». Ne bevi più che puoi, ti docci tanto e poi vai sulla terrazza dell’amore a guardare il panorama o al ristorante vegetariano dove servono per lo più drink di aloe del giardino e piatti vegetali.
Ischia ha un’anima verde, figuratevi che le nostre sorelle Gosetti, che hanno diretto La Cucina Italiana negli anni Cinquanta, avevano una casa proprio vicino alle altre terme di Negombo dove i locali vanno a immergersi nelle acque. A Ischia per la cucina ci sono luoghi che meritano il viaggio. Da una parte Nino Di Costanzo che nel suo ristorante Daní Maison propone una cucina che definirei commovente. Una serie di amusebouche come la merenda napoletana (palline di ricotta ricoperte da briciole di salame; zingara locale, ovvero un toastino con prosciutto e lattuga; caramelle di verdure e provola… Poi il risotto, che sembra un classico riso in bianco, lo prendi bene da sotto e arrivano i ricci…). Un luogo nascosto oltre le curve di una strada stretta che si piazza nella memoria e non si sposta più, con un giardino giapponese che rispecchia l’identità verde dell’isola. Come il Botania Relais & Spa, cinque stelle ecosostenibile, camere fresche in materiali naturali, un’atmosfera leggera. Rita e Luigi Polito, i proprietari, sono gente che vede lontano al punto che un giorno arriva un giovane cuoco che voleva fare il ricevimento di matrimonio da loro e finisce che lo assumono. Era Tommaso Luongo, allora braccio destro del mitico Pasquale Palamaro del ristorante Indaco, altro indizio indimenticabile sull’isola. Comunque Tommaso e Rita parlano, e alla fine eccolo che arriva in cucina con un progetto coraggioso: una cucina vegetale in un’isola dove la domenica si mangia come piatto classico il coniglio.
Leggi anche
Indirizzi
Botania Relais & Spa
Nella parte nord dell’isola, 51 camere sparse in un giardino mediterraneo, una spa con trattamenti del marchio di bellezza italiano Mei, completamente naturale, un ristorante vegetariano, Il Mirto, appena inaugurato e diretto dallo chef Tommaso Luongo, già sous chef di Pasquale Palamaro dello stellato Indaco presso il Regina Isabella Resort. botaniarelais.com
Daní Maison
Imperdibile il pranzo da Nino Di Costanzo, due stelle Michelin nonché Dom Pérignon ambassador. Giardino di ispirazione giapponese, cucina «alta» con sapori commoventi e sinceri del territorio. danimaison.it
Fonte delle Ninfe di Nitrodi
L’acqua benefica guarisce tante cose. Il ristorantino vegetariano propone bevande naturali e piatti vegetariani deliziosi. fonteninfenitrodi.com
0 Commentaires