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Coltivazione verticale, l’innovazione dell’impresa agro-tecnologica

Un metodo di coltivazione verticale in serra, unico al mondo, per produrre ortaggi gustosi, equilibrati dal punto di vista nutrizionale e dal bassissimo impatto ambientale. Ecco, in due parole, in che cosa consiste Planet Farms, agro-tecnologica impresa made in Italy fondata da Daniele Benatoff e Luca Travaglini, da poco premiati da Confagricoltura con il Premio Nazionale per l’Innovazione.

Il loro obiettivo è ambizioso: «Creare un mondo migliore intorno alle nostre colture, salvaguardando l’ambiente, il palato e la salute dei consumatori». Già, ma come? Accudite da un sistema di sensori che ne monitora lo sviluppo dal seme, le piante di Planet Farms crescono su un substrato di materiale organico studiato apposta per ogni specie, illuminate ad hoc da speciali luci a led modulari. L’acqua che le nutre è filtrata, purificata e arricchita di sali minerali: ciò consente di coltivarle ovunque, tutto l’anno, col risparmio, rispetto alle coltivazioni tradizionali, del 90% di superficie e del 95% di acqua, eliminando residui e pesticidi. Un successo che ha portato all’imminente apertura della più grande vertical farm europea, a Cavenago, in Lombardia: estesa su oltre novemila metri quadrati, produrrà trentamila confezioni al giorno tra piante aromatiche e insalate baby. Il progetto ha interessato anche l’alta cucina: i fratelli Cerea, per esempio, hanno commissionato all’azienda una speciale serra per il loro ristorante Da Vittorio a Brusaporto (BG).

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