Dal 6 agosto scorso, chi vuole sedersi in un bar o andare al ristorante, deve essere in possesso del green pass. L’obbligo che riguarda i clienti potrebbe essere presto esteso anche ai gestori e ai dipendenti dei locali. Se ne parla da settimane, ma la decisione in merito è stata rimandata a causa dei disaccordi nella maggioranza governativa.
Green pass per i lavoratori di bar e ristoranti: decisione rimandata
La cabina di regia del Governo, in programma per il 9 settembre, è stata annullata per avere il tempo di trovare un accordo tra i partiti politici. Al momento pare che il Consiglio dei Ministri deciderà di estendere il certificato verde solo al personale di mense e imprese di pulizie che operano nelle scuole e ai lavoratori esterni di strutture sanitarie come le Rsa. Per quanto riguarda i gestori di bar e ristoranti, camerieri, barman, nessun provvedimento sarà preso prima di metà settembre. La stessa cosa vale per gli istruttori sportivi impegnati in palestre e piscine, i dipendenti di cinema e teatri, i lavoratori di aziende pubbliche e private.
Fipe: «D’accordo con green pass, ma stabilire tempi e regole»
«La nostra federazione è da sempre dalla parte di chi ritiene che dalla pandemia si esce con la vaccinazione e, dunque, a favore del green pass anche per i lavoratori delle proprie imprese», ha commentato Fipe-Confcommercio. «A patto, però, che si chiariscano alcuni punti fondamentali». Tra questi, la Federazione italiana dei Pubblici esercizi chiede tempistiche ragionevoli per l’entrata in vigore del provvedimento così da consentire a tutti di vaccinarsi e norme che regolino i casi in cui i lavoratori decidano di non dotarsi di green pass.
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