È il piatto più amato, più cucinato, quello che non si nega a nessuno, quello che fa subito casa: è la pasta, simbolo della dieta mediterranea, celebrata ogni giorno e ancor di più il 25 ottobre con il World Pasta Day, una manifestazione ideata e curata dai pastai di Unione Italiana Food e IPO – International Pasta Organization che, in occasione della speciale giornata, hanno rivelato i dati relativi al consumo di pasta e promosso un’iniziativa solidale speciale.
Amata pasta: ne mangiamo il doppio rispetto a dieci anni fa
Immaginate un “serpentone” di oltre 7 milioni di chilometri, sufficiente per 10 viaggi andata e ritorno verso la Luna o fare il giro dell’equatore per 190 volte: è la lunghezza che otterremmo se mettessimo in fila le confezioni di spaghetti, fusilli & co. mangiate in tutto il mondo nel 2020. Parliamo di circa 17 milioni di tonnellate di pasta, 1 milione in più rispetto al precedente record del 2019 e il doppio rispetto a dieci anni fa, con l’Italia a fare da capofila per produzione, consumi (ogni italiano ne mangia 23 kg all’anno) ed export di questo alimento.
Un piatto di pasta solidale
Se nell’anno più difficile a causa della pandemia non si è persa la voglia di pasta, dall’altra parte aumentano le persone bisognose di un pasto. Secondo OXFAM, nel 2021, 20 milioni di persone hanno raggiunto livelli estremi di insicurezza alimentare, portando il totale a 155 milioni di persone in 55 Paesi. Mentre qui da noi sono 27 milioni gli italiani che ancora nel 2021 sono stati costretti a fare delle rinunce vivendo situazioni di disagio quotidiano. Per questo con l’iniziativa #Haveagoodpasta, si potrà donare un piatto di pasta ai meno fortunati. Per partecipare, basterà postare, fino al 25 ottobre sui propri canali social, lo scatto di un piatto di pasta con l’hashtag #Haveagoodpasta. Ogni scatto condiviso verrà caricato sul sito dedicato Al Dente fino al raggiungimento di 300mila piatti di pasta, che i pastai italiani doneranno alle mense Caritas di Milano, Roma, Napoli e Palermo.
Curiosità sulla pasta: dalle origini alla parola “pastasciutta”
Il World Pasta Day è anche l’occasione per ripercorrere la storia della pasta scoprendo alcune curiosità legate a questo ingrediente. Per esempio, riguardo alle origini della pasta, sapete che già ai tempi dei Romani esisteva una sorta di antenata della lasagna così come la conosciamo oggi e che la pasta secca fu, probabilmente, un’invenzione degli Arabi che in questo modo si assicuravano scorte di cibo durante le lunghe traversate nel deserto?
E vi siete mai chiesti perché si dice “pastasciutta” nonostante i suoi numerosi condimenti? Se pensate a come si cucina la pasta potete arrivarci: si mette nell’acqua e poi si scola, quindi da “bagnata” diventa asciutta, a differenza della minestra che rimane liquida. Conoscete poi l’origine del termine “spaghetti alla puttanesca”? Qui vi elenchiamo diverse tesi: quale vi convince di più? Infine, secondo voi, stando alle regole del galateo gli spaghetti si possono mangiare con forchetta e cucchiaio? La risposta la trovate qui.
Le nostre ricette per il World Pasta Day
Ora che sappiamo tutto (o quasi) sulla pasta, non resta che festeggiare gustandola perché mangiare pasta è sempre meglio che non mangiarla, anche a cena e anche se non vogliamo ingrassare. Ecco le nostre ispirazioni tra i piatti regionali più celebri, le ricette della Cucina Italiana e le interpretazioni dei grandi chef come la pasta in bianco da tre stelle Michelin di Mauro Uliassi o gli Spaghetti al pomodoro di Carlo Cracco. E se la pasta l’avete sempre bollita in acqua, è arrivato il momento di sperimentare altri metodi di cottura.
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