Il menù di Natale è il più importante dell’anno e prevede ingredienti che si usano meno frequentemente perché più costosi o più laboriosi da cucinare. Come l’astice, ad esempio, crostaceo dalle carni sode e il sapore deciso, da non confondersi con l’aragosta.
Come pulire l’astice
L’astice va acquistato freschissimo perché è un prodotto che deperisce in fretta. Si può pulire prima della cottura (come viene mostrato nel tutorial realizzato dagli chef di La Cucina Italiana) oppure bollire intero e pulirlo in seguito procedendo così: con un colpo netto va separata la testa dal corpo, quindi si incide il carapace per estrarre la polpa intera, eliminando le interiora. Questa operazione può essere più facile se si taglia a metà il carapace. E non dimentichiamo poi che la polpa si può estrarre anche dalle chele.
Come cuocere l’astice
Quando si fa bollire un astice, il rischio maggiore è quello di cuocerlo troppo o troppo poco. Il tempo medio di cottura è di 5 minuti e dipende dal peso del crostaceo. Se abbiamo separato le chele dal corpo, le prime vanno cotte qualche minuto in più. L’astice cotto acquisterà un colore rosso-arancio.
Per mantenere la polpa ben distesa, un trucco è quello di legare l’astice a un cucchiaio di legno con uno spago da cucina o, se abbiamo già proceduto a separare testa e coda, di infilzare nella polpa uno stuzzicadenti.
Per fermare la cottura dell’astice, una volta estratto dall’acqua, possiamo immergerlo qualche secondo nel ghiaccio.
Le nostre ricette con l’astice
L’astice può anche essere cotto al vapore, sulla griglia o in forno. Per sperimentare tutte le tecniche e tutti i sapori vi consigliamo le nostre ricette, chissà che vi siano d’ispirazione per il vostro menù delle feste!
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