Chi non ha almeno un piatto legato a un ricordo speciale? I sapori, gli odori e i suoni della cucina sono capaci di riportare alla nostra mente immagini lontane, custodite come gioielli preziosi in quello scrigno che è la nostra mente.
Ecco, allora, il profumo della colazione che ci raggiungeva, bambini, ancora avvolti fra le coperte. Oppure l’odore irresistibile dell’arrosto, del ragù, di una crostata che veniva a farci visita mentre giocavamo in corridoio con le nostre sorelle e fratelli. E le domeniche mattina trascorse in piedi sulla sedia per aiutare la mamma a impastare gli gnocchi o le tagliatelle? Non diteci che non l’avete mai fatto, che voi siate maschietti o femminucce.
Abbiamo anche parlato dei suoni, o rumori, della cucina. Anche quelli, quando eravamo piccoli, li sentivano e li riconoscevamo da una stanza all’altra. Le pentole che passavano dai fornelli al tavolo di lavoro e viceversa, il battere rapido del coltello contro il tagliere per tritare le verdure, oppure quello dei vassoi che sbattevano fra loro mentre agili mani femminili li ricoprivano di squisitezze; e, ancora, il tintinnio dei bicchieri e dei piatti mentre si apparecchiava la tavola, magari in una qualche occasione speciale: un compleanno, il Natale, la Pasqua.
E come non ricordare l’estate, il sole che bruciava piacevole sulla nostre spalle, la pelle tirata dal sale marino, i pranzi in spiaggia, dove al profumo della salsedine si mescolava quello delle lasagne o dei cannelloni, pietanze preparate il giorno prima e ora scodellate davanti ai nostri piccoli occhi affamati, con i capelli ancora umidi di mare appiccicati alla fronte, circondati da zie, cugini, nonni, tutti allegri nell’aria di Ferragosto.
È a questa memoria che oggi ci vogliamo ispirare per consigliarvi qualche ricetta che, speriamo, risvegli in voi i ricordi di persone amate, di luoghi del cuore, di attimi felici.
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