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Le ricette diverse della caponata siciliana: Trapani e Catania

La caponata è una cosa seria. Per tutti i siciliani, che, peggio di Capuleti e Montecchi, si sfidano da una costa all’altra a colpi di melanzana, per avere il primato dell’autentica caponata made in Sicily. In realtà esistono moltissime ricette di questo piatto – se ne contano almeno una trentina – che oggi viene servito come antipasto o come contorno, ma che nel ‘700 rappresentava un piatto unico accompagnato dal pane. La cucina di casa italiana ha radici molto profonde e la sua biodiversità agroalimentare è un tesoro che vogliamo continuare a sostenere e preservare. Quando si parla di ricetta tradizionale o autentica, ci sarà sempre qualcuno che la fa in modo diverso perché ogni ricetta è figlia della propria famiglia, espressione della propria storia. Niente antagonismo o saccenteria, solo tanta voglia di cucinare.

Caponata: in origine era un pesce

Il nome “caponata” indicava il companatico che le donne davano ai loro mariti pescatori del capone, nome siciliano della Lampuga, un pesce della famiglia dei tonni, ricercato per le sue carni pregiate e che veniva servito con la salsa agrodolce della caponata. I poveri, che non potevano permettersi il pesce, lo sostituirono con le melanzane. Due le scuole di pensiero nell’isola simbolo del bien manger: da una parte chi concepisce il piatto come un insieme di verdure, tra cui appunto le melanzane, accostate a un altro simbolo della Sicilia come le mandorle, e poi condite in agrodolce, e chi, sulla costa orientale e nello specifico nella città di Catania, vede invece una predominanza della melanzana e del pomodoro, uniti ai pinoli e al basilico fresco.

La melanzana lunga, non una qualunque

In entrambi i casi la melanzana utilizzata per la caponata è quella oblunga e soda, detta anche la “violetta di Palermo”. Questa melanzana ha una consistenza meno spugnosa di quelle tonde, e una polpa densa e compatta, perfetta per non assorbire troppo olio durante la frittura e per non rilasciarlo una volta cotta, evitando così l’effetto super unto.

Ecco quindi le ricette, e ricordate che la caponata è più buona se mangiata il giorno dopo. Ammesso che riusciate a resistere!

Ricetta della caponata trapanese

Ingredienti:
800 g melanzane tonde
2 peperoni
1 gambo di sedano
1 cipolla rossa
1 spicchio di aglio
2 carote
olive verdi Nocellara del Belice
mandorle leggermente tostate
una manciata di capperi dissalati
400 g pomodori della qualità pizzuttello
2 cucchiai di zucchero di canna
aceto di vino
olio extravergine di oliva
sale

Procedimento:
Prendete le melanzane, lavatele e tagliate via il picciolo e la parte finale.
Riducetele a tocchetti e lasciatele spurgare in un colapasta con del sale grosso per circa 30 minuti.
A parte pulite e affettate i peperoni.
Riducete la cipolla a fettine, fate lo stesso con le carote e fate rosolare le verdure in una padella con un filo di olio e uno spicchio di aglio.
Aggiungete i pomodori puliti e tagliati a pezzetti, mezzo bicchiere di aceto, lasciate sfumare e poi unite i due cucchiai di zucchero.
In una pentola fate sbollentare per qualche minuto il sedano in acqua e aceto e poi aggiungetelo ai pomodori.
Sciacquate le melanzane, asciugatele in un foglio di carta assorbente e poi fatele friggere in una padella con olio ben caldo.
Quando saranno dorate, scolatele e asciugate l’olio in eccesso.
Fate lo stesso con i peperoni e poi unite le verdure fritte ai pomodori, aggiungete le olive a pezzetti, le mandorle leggermente tostate e i capperi.
Mescolate delicatamente con un cucchiaio di legno per non sfaldare le verdure.
Aggiustate di sale e portate in tavola la vostra caponata.

Ricetta della caponata catanese

Ingredienti:
800 g melanzane lunghe
400 g pomodori o passata di pomodoro
1 gambo di sedano
1 cipolla rossa
100 g olive verdi denocciolate
una manciata di capperi
50 g pinoli
2 cucchiai di zucchero di canna
mezzo bicchiere di vino bianco
qualche foglia di basilico
olio extravergine di oliva
sale

Procedimento:
Come per la caponata trapanese, pulite e affettate le melanzane, tagliatele a pezzetti e mettetele in uno scolapasta.
Cospargetele di sale grosso e lasciatele così per 30 minuti, poi sciacquatele, strizzatele e asciugatele con carta assorbente.
Lavate il sedano, fatelo a pezzetti e sbollentatelo in acqua e aceto per 5 minuti, poi scolatelo.
Friggete in abbondante olio extravergine i cubetti di melanzana e quando saranno dorati, scolateli con una schiumarola.
In un’altra padella fate rosolare in poco olio la cipolla affettata, aggiungete il sedano, le olive, i capperi, i pinoli e fate cuocere per 5 minuti.
Aggiungete i pomodori tagliati a pezzetti e continuate la cottura per dieci minuti.
Unite le melanzane fritte, l’aceto e lo zucchero, e continuate a cuocere per due minuti.
Aggiustate di sale, decorate con le foglioline di basilico e portate in tavola.
Servite la caponata tiepida o fredda.

La caponata è un piatto che si presta a mille variazioni, ecco le nostre ricette:

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