Il termine più diffuso al mondo per chiamare la cioccolata o il cioccolato è chocolate. Ma in Italia la ricchezza del linguaggio complica spesso le cose. Nel nostro Paese sono infatti diffuse la versione maschile e femminile del termine, ma a molti non è chiaro quale sia quella giusta. E a giudicare dalla storia di questo nome, ogni dubbio è legittimo.
L’italianizzazione dello spagnolo chocolate ha infatti avuto molteplici fasi. Nel Seicento la forma più diffusa era cioccolate alla quale vennero aggiunte poi cioccolatte, cioccolata e cioccolato. Troviamo questi nomi anche nella IV Crusca (1729-1738) dove vengono raccolti in un’unica voce. Nel Novecento, invece, la questione si fa dialettale. Cioccolata viene usato in Piemonte, Veneto, Emilia, Toscana, Lazio, Campania e Sicilia. La Lombardia è l’unica a scegliere cioccolato, mentre in Sardegna sopravvive la forma cioccolate.
Come spesso accade quando vengono accettate due forme differenti, vennero allora attribuiti due significati differenti alle parole cioccolata e cioccolato. Nel 1849 il Gherardini in Lessicografia italiana, 2ª edizione, proponeva: «Poiché abbiamo a nostra disposizione tante maniere di scrivere la parola medesima, io vorrei destinarne una a significare la pasta, e direi il cioccolate; un’altra ne destinerei a significar la bevanda fatta con essa pasta, e direi la cioccolata».
Anche il Migliorini nella quinta edizione del Vocabolario degli Accademici concludeva il suo saggio dicendo: «Si tenga presente la diffusione grandissima, in quasi tutta l’Italia, della forma cioccolata per la bevanda; e si veda d’altro lato con quale uniformità gl’industriali usino la forma cioccolato per il preparato in tavolette: negli avvisi pubblicitari si legge quasi costantemente cioccolato. L’uso delle due forme è storicamente giustificatissimo, e d’altra parte la differenza fra cioccolata in tazza e cioccolato in tavolette (o in polvere) è funzionalmente utile; la diffusione che essa ormai ha nel campo industriale ci fa credere che sia destinata a imporsi generalmente».
Ecco allora alcune semplici considerazioni per semplificare la soluzione al dilemma cioccolata o cioccolato?
L’uso comune dei termini (tutt’ora considerati sinonimi) suggerisce l’uso di cioccolata quando si intende la bevanda calda e di cioccolato per identificare tavolette e altre forme dell’alimento ricavato dalle fave di cacao.
Dunque diremo:
Ti va una tazza di cioccolata fumante?
Vorrei bere della cioccolata calda al latte.
Ho comprato una tavoletta di cioccolato fondente.
Prepariamo una torta al cioccolato.
E ora che è tutto chiaro, perché non goderci cioccolata e cioccolato?
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