Tra le buone pratiche da seguire per ridurre gli sprechi alimentari domestici c’è certamente quella del riciclo creativo dei cibi che avanzano tanto in frigorifero quanto in dispensa. Non a caso, in questi ultimi anni, l’interesse globale per questo tema è coinciso con un vero e proprio boom di ricettari food waste, il cui intento è quello di guidare i consumatori verso un modo più responsabile e sostenibile di fare la spesa e di cucinare.
Con lo stesso obiettivo è stato da poco lanciato in Italia ZERO – La guida interattiva al non spreco del cibo, un originale progetto editoriale nato da un’idea di Barbara Molinario, presidente dell’associazione per la sostenibilità ambientale Road to green 2020.
Zero, la guida contro lo spreco per piccoli cuochi creativi
Questo libro, pensato soprattutto per sensibilizzare anche i più piccoli sul tema del food waste, include alcuni utili e divertenti accorgimenti per non sprecare il cibo e un originale ricettario interattivo con golose, ma semplici, proposte culinarie a prova di bambino. Insomma, questa guida può essere un valido strumento per tutti i genitori che vogliono insegnare ai propri figli, divertendosi, sia il valore della sostenibilità ambientale in cucina che quello di una corretta e sana alimentazione. Ho avuto il piacere di parlare di Zero e di approfondirne le tematiche proprio con l’ideatrice Barbara Molinario.
Come è nata l’idea di questo ricettario antispreco interattivo? E come è andata la presentazione in occasione di Ecomondo, a RiminiFiera?
Ogni anno buttiamo via circa il 17% del cibo che compriamo (dati ONU). Cibo di buona qualità, ma che lasciamo scadere, o avanzi dei pasti dei giorni precedenti, che non abbiamo voglia di mangiare. Il libretto Zero promuove la filosofia “zero-waste”, insegnando a riciclare, utilizzare e riutilizzare ogni parte del cibo, compresi gli scarti. Perché il cibo non dovrebbe mai essere sprecato.
Ecomondo è la piattaforma di business nel settore delle tecnologie ambientali a livello internazionale per lo sviluppo sostenibile nei settori Acqua, Rifiuti ed Energie, e quando Road to green ha risposto alla call for papers che chiedeva idee per “Prendersi cura del suolo è prendersi cura della vita: politiche per la salute del suolo e innovazione”, il comitato ha subito premiato la nostra iniziativa, il libretto interattivo Zero. L’idea è quella di utilizzare uno strumento facile da capire e che aiuti a promuovere e divulgare la giusta filosofia e il giusto approccio al cibo e al “non spreco” attraverso un linguaggio universale e l’utilizzo dell’innovazione.
Oltre a consigli utili “zero waste”, Zero contiene alcune ricette semplici, ma sfiziose, ideate da chef e food blogger, che vanno dal primo al dessert. Considerata anche la componente illustrativa e quella interattiva del libro, che fascia di età di bambini e ragazzi spera che possa realizzarle, con il supporto dei genitori?
La mia idea è quella di distribuirlo a bambini e ragazzi in maniera gratuita e divertente per attirare l’attenzione delle famiglie sul tema del non spreco e della corretta alimentazione. Chef Susie, la piccola protagonista, grazie all’uso delle più moderne tecnologie, QR code e realtà aumentata, dialoga con bambini e ragazzi dai 5 ai 13 anni. La modalità video ricette è particolarmente adatta ai grandi, che possono essere genitori, nonni o zii, le ricette possono essere realizzate guardando le mani degli chef che le hanno ideate. La tecnologia e la realtà aumentata al servizio della cucina, del non spreco e del vivere sano.
Nelle ricette proposte vengono impiegati gli ingredienti di scarto o che spesso avanzano nel frigo o nella dispensa, come bucce di frutta e verdura, croste di parmigiano, pane raffermo, ma anche le classiche patate e cipolle. Lei, in questo senso, ha mai preso ispirazione da qualche ricetta povera tradizionale della cucina italiana?
Sempre! La classica pappa al pomodoro, oppure una gustosa bruschetta al pomodoro o al pesto con il pane raffermo di qualche giorno passato nel tostapane è un classico in casa nostra. Anche una bella pasta al forno con la pasta avanzata il giorno prima ed arricchita con mozzarella e formaggio è sempre gradita. I finocchi un po’ appassiti passati al forno con formaggio e pangrattato sono un ottimo contorno.
Come è nato il personaggio di chef Susie, la piccola ambasciatrice del progetto?
ZERO – La guida interattiva al non spreco del cibo è nata all’interno dell’associazione Road to green da una mia idea. Il tema della sostenibilità e del non spreco è sempre più di vitale importanza per garantire, soprattutto alle future generazioni, una cultura del cibo e del suo rispetto. Zero utilizza le più moderne tecnologie grazie al supporto di Skylab Studios, leader nel settore della realtà aumentata, e la consulenza estetica di Piattoricco mi ci ficco, e con tanti consulenti che hanno fornito consigli su nutrizione e non spreco; mentre la matita della fumettista Silvia Amantini ha ideato chef Susie.
Come racconta nella biografia del suo sito web, lei è mamma. Ha avuto modo di mostrare ai figli Zero? E qual è la sua più grande speranza per loro e per le generazioni future, da un punto di vista ambientale e nutrizionale?
I miei figli di 9 e 15 anni sono entusiasti del libretto, lo hanno letto tutto e hanno provato anche molte ricette, mia figlia ne vorrebbe addirittura inventare una tutta sua da pubblicare. Zero contiene ricette realizzate con alimenti che solitamente avanzano nel frigorifero e poi vengono buttati. È un vademecum sul recupero, l’utilizzo e il riuso di ogni parte del cibo, compreso lo scarto; materie che personaggi influenti come chef e food blogger hanno reinventato creando ricette gustose. Io credo che piccole regole del non spreco siano fondamentali per formare le famiglie e, di conseguenza, anche i bambini, nel riutilizzo degli alimenti e degli scarti che spesso finiscono nella pattumiera. Ovviamente anche l’aspetto nutrizionale ricopre una certa importanza, realizzare una merenda a casa con prodotti semplici e genuini, magari a chilometro zero e di stagione, non solo aiuta l’ambiente, ma sono il primo presidio medico per conservare un’ottima salute.
Non ci resta che sperare che questa guida sia di ispirazione e di grande utilità per tanti genitori e figli e che, facendo il suo ingresso nelle scuole, possa anche accompagnare percorsi formativi volti all’educazione ambientale e alimentare.
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