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Verbumcaudo: 11 giovani siciliani ridanno vita a 150 ettari confiscati alla mafia

La manna delle Madonie
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Mario Cicero
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La Manna Eletta delle Madonie Presidio Slow Food
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«Siamo una cooperativa anomala!». Inizia così la chiacchierata con Luca Li Vecchi, oggi Presidente e Direttore di Verbumcaudo, un antico feudo nel cuore delle Madonie, oggi tornato produttivo grazie a un gruppo di undici giovani. Perché anomala? «Perché non ci conoscevamo tra di noi, ma l’amore per la nostra terra e la voglia di restarci è stato il motore che ci ha fatti incontrare». Vediamo come.

Com’è nata la Cooperativa Verbumcaudo

Tutto è iniziato nel 2017, con un bando pubblico del Consorzio Madonita, che raggruppa ben 19 comuni, per Legalità e Sviluppo nelle alte e basse Madonie, rivolto a giovani senza occupazione o con disabilità. In palio c’erano 150 ettari confiscati alla mafia grazie al lavoro di Giovanni Falcone, poi divenuti proprietà della Regione Sicilia, che voleva ridare vita a questi terreni e farli tornare ad essere produttivi come un tempo. «Si tratta di una delle prime confische, fino al 1983 apparteneva a uno dei pilastri di Cosa Nostra, i fratelli Greco, boss reggenti dei Ciaculli», ci racconta Luca, che nato in una famiglia di agricoltori di Resuttano, è diventato ingegnere edile e architetto, con varie esperienze anche all’estero. «Quel bando, invece, rappresentava finalmente l’occasione di restare nella mia terra e di generare lavoro anche per altri». Così, inizialmente sono stati selezionati 21 candidati che poi sono diventati 11 soci.

Luca Li Vecchi, Presidente della Cooperativa Verbumcaudo. Foto di Maghweb

Questa, infatti, non è la storia di grandi amici che decidono di aprire un’attività insieme, ma di persone che si sono incontrate per una passione, o forse meglio dire un’ostinazione comune e che hanno imparato a conoscersi facendo un lungo percorso di formazione insieme, per capire quali erano le caratteristiche, le abilità e le predisposizioni di ognuno di loro. «Abbiamo delineato insieme nel tempo l’organigramma aziendale», spiega Luca. E così nel gennaio del 2019 è nata la cooperativa che senza dubbio alcuno hanno chiamato Verbumcaudo, dal nome della località, probabilmente dovuto anche al clima particolarmente caldo della zona. Oltre a Luca, che si occupa della parte gestionale e organizzativa, ci sono Manuela, la Vicepresidente, poi Nicola, Teresa, Enzo, Gandolfo, Francesco, Viviana e Vittorio; due sono usciti, ma ci sono già Nino e Umberto che stanno facendo un percorso che li porterà a essere soci. E tutti hanno dai 30 ai 40 anni, con esperienze e percorsi diversi, ma animati dagli stessi propositi. «Il nostro obiettivo era restituire il bene prima di tutto alla comunità limitrofa e poi cercare di generare lavoro per dare alle persone opportunità e possibilità concrete di restare, se non addirittura di tornare. E qualcuno, con grande gioia, siamo già riusciti a trattenerlo!», conclude Luca.

Che cosa producono

Innanzitutto sarà bene chiarire che tutto quello che produce la Cooperativa Verbumcaudo viene fatto in biologico. Il primo prodotto da cui hanno iniziato è stato il pomodoro siccagno, che hanno piantato proprio a pochi mesi dallo scoppio della pandemia. «In natura è così, non potevamo aspettare, la stagione era quella!» Il pomodorino di Verbumcaudo viene coltivato appunto in “siccagno”, da cui il nome, cioè senza apporto d’acqua, perché si tratta di una terra vocata a questo tipo di produzione; poi viene raccolto a mano e lavorato fresco senza l’aggiunta di alcun ingrediente. Da questo ricavano una passata molto densa e saporita, che per questo Luca consiglia di allungare con l’acqua in cottura.
Oggi, vista l’abbondanza del raccolto, hanno aggiunto anche la versione con le melanzane e così l’intento è quello di aumentare la produzione di verdure nel loro orto.

Poi sono passati al grano duro Marco Aurelio, una varietà di grano 100% italiano che porta lo stesso nome del imperatore romano. «Un nome glorioso per un grano che vanta il primato di eccellenza per le caratteristiche della granella, il tenore proteico e la qualità del glutine», continua Luca. «La mietitura avviene a piena maturazione e la molitura a freddo ne preserva le caratteristiche organolettiche». Con questo nasce la pasta Verbumcaudo, trafilata al bronzo ed essiccata lentamente, che si caratterizza per un colore, una consistenza e un gusto eccezionali!

Non potevano mancare i legumi, di cui i ragazzi si occupano in tutte le loro fasi: dalla semina alla coltivazione, fino alla raccolta. Ed è così che sotto il sole della Sicilia, nel cuore della campagna sicula, nascono dei legumi davvero speciali: gustosi e nutrienti, dall’autentico sapore mediterraneo, frutto della generosa terra madonita. «Il gusto deciso dei ceci e delle lenticchie rievoca, a ogni assaggio, un mondo lontano, fatto di duro lavoro contadino e dal forte legame con le nostre radici».

Foto di Maghweb

Infine, cinque ettari sono dedicati al Placido Rizzotto, un vitigno autoctono, a bacca bianca, tra i più antichi che ci sia in Sicilia. «L’elevata resa è all’origine del nome che significa abbondanza», spiega Luca. Si tratta di un vino fermo e fresco di colore giallo paglierino, che al palato si presenta sapido, leggero, morbido, mentre al naso presenta note agrumate e floreali. Insomma, perfetto per accompagnare i piatti a base di pesce e formaggi a pasta tenera diffusi nelle Madonie, di cui vi avevamo già parlato. Ma, come e dove trovare tutte queste delizie?

Come trovare i loro prodotti

La risposta è: Entroterra, il loro punto vendita situato di fronte al comune di Polizzi Generosa, paese noto per il dolce Sfoglio, madeleine del regista Martin Scorsese di cui vi avevamo già parlato. Qui, in questo emporio biologico del gusto, si trova tutto quello che produce la Cooperativa: un luogo che custodisce la varietà, la bontà e la qualità dei prodotti germogliati nelle terre del fondo Verbumcaudo. «Insomma, un altro piccolo sogno che abbiamo concretizzato, in quanto simbolo di riscatto e di tenacia di una generazione che ha deciso di lottare con ostinazione per restare nella propria terra e lavorare con dignità».
Nulla da temere per chi si trova lontano: i ragazzi, infatti, spediscono anche in tutta Italia, come già stanno facendo con un certo successo dall’Emilia a Monza.
Dunque, che cosa aspettate?

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