Ticker

6/recent/ticker-posts

Ad Code

Responsive Advertisement

Bollino nero e lettera F? Il vino è salvo

I produttori di vino hanno tirato un sospiro di sollievo dopo la votazione al Parlamento Europeo al piano di azione anticancro dello scorso 16 febbraio. Nei giorni precedenti la decisione, si temeva che fosse accolta la proposta dell’epidemiologo francese Serge Hercberg, inventore del Nutri-score, un sistema che classifica i cibi a seconda del loro contenuto di grassi, zuccheri e sale, su una quantità base di 100 g di prodotto. Il sistema funziona con un serie di colori e di lettere, da riportare sulle confezioni di cibi e bevande, che li classificano da sicuri e salutari (lettera A e colore verde) a pericolosi e nocivi (lettera E e colore rosso), con l’intenzione di aiutare i consumatori a identificare con facilità i valori nutrizionali dei singoli prodotti.

La proposta di Hercberg, che ha allarmato il mondo del vino, era quella di introdurre una nuova lettera, la F, e un nuovo colore, il nero, per segnalare tutte le bevande che contengono alcol, anche in minima quantità, classificandole così come il massimo della pericolosità possibile per la salute. Se il Nutri-score nasce per aiutare i cittadini dell’Unione Europea ad avere una corretta educazione alimentare, come tutti i sistemi che semplificano troppo il messaggio, rischia di prendere delle cantonate: tanto per fare un esempio, l’olio extravergine di oliva, pilastro della dieta mediterranea, rientra nella categoria C e colore giallo. Per l’Italia, come per la Francia e la Spagna, il vino è espressione di cultura, oltre che essere un altro dei prodotti che rientrano nella dieta mediterranea, tutelata dall’Unesco come Patrimonio immateriale dell’Umanità e considerata tra gli stili
alimentari più sani del mondo.

Educare, non spaventare

“C’è differenza tra consumo nocivo e moderato di bevande alcoliche e non è il consumo in sé a costituire fattore di rischio per il cancro” recita la frase che ha rasserenato il comparto vinicolo italiano, e non solo. L’Europarlamento ha accolto gli emendamenti presentati dai parlamentari italiani che chiedevano di considerare la differenza tra uso e abuso di alcol e di eliminare la possibilità che sulle etichette di vino compaiano messaggi allarmistici sui rischi per la salute. Quel che va fatto è migliorare le informazioni contenute in etichetta, comprendendo anche l’invito a un consumo moderato e consapevole: una sana educazione alimentare passa dalla conoscenza e non dalla paura.

Enregistrer un commentaire

0 Commentaires