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A Milano il miglior cocktail lo bevi al ristorante: 7 indirizzi

Fondazione Prada, Ristorante Torre
Fondazione Prada, Ristorante Torre
Fondazione Prada, Ristorante Torre
Fondazione Prada, Ristorante Torre
Fondazione Prada, Ristorante Torre
Fondazione Prada, Ristorante Torre
Fondazione Prada, Ristorante Torre
Fondazione Prada, Ristorante Torre
Fondazione Prada, Ristorante Torre
Fondazione Prada, Ristorante Torre
Fondazione Prada, Ristorante Torre
Four Seasons, Bar Stilla
Four Seasons, giardino
Four Seasons, Zelo Restaurant
Four Seasons
Four Seasons
10 Corso Como
10 Corso Como
10 Corso Como
10 Corso Como
10 Corso Como
10 Corso Como
10 Corso Como
10 Corso Como
10 Corso Como
10 Corso Como
10 Corso Como
Rua
Rua
Rua
Armani, Menù dinner 2021
Armani, Menù dinner 2021
Armani, Menù dinner 2021
Armani, Menù dinner 2021
Armani, Menù dinner 2021
Armani, Menù dinner 2021
Armani, Menù dinner 2021
Armani, Menù dinner 2021
Armani, Menù dinner 2021
Armani, Menù dinner 2021
Armani, Menù dinner 2021
Armani, Menù dinner 2021
Armani, Milano Skyline Collection
Armani, Milano Skyline Collection
Armani, Milano Skyline Collection
Armani, Milano Skyline Collection
Armani, Milano Skyline Collection
Armani, Milano Skyline Collection
Armani, Milano Skyline Collection
Armani, Milano Skyline Collection
Armani, Milano Skyline Collection
Armani, Milano Skyline Collection
Armani, Milano Skyline Collection
Armani, Milano Skyline Collection
Armani, Milano Skyline Collection
Armani, Milano Skyline Collection

Per molti anni l’unico modo di poter bere un ottimo cocktail in città era relegato agli alberghi di lusso o a vecchi club, con il barman esperto cui chiedere qualcosa di forte.
Lo sapeva bene Ernest Hemingway che a Parigi si rifugiava all’Hotel Ritz per gustarsi il suo gin and tonic. Ma era molto esigente nelle sue frequentazioni di bar anche l’agente segreto della regina, Mr. Bond, con il suo vodka Martini “shaken, not stirred” (agitato, non mescolato).
Il termine cocktail (coda di gallo) ha un’etimologia misteriosa. Sembra derivare dal nome di un locale frequentato da marinai scozzesi, dove assaporare miscugli alcolici. Una parola divenuta poi parte del linguaggio comune. A onor del vero, la storia del cocktail ha radici profonde, a partire dagli antichi: quel nettare afrodisiaco degli dei ritratto in coppe e vasi dalle popolazioni di tutto il mondo e presente nei geroglifici. Un rituale dove «lasciar spazio alla sensualità e all’abbandono avviene sorseggiando calici divini», come scrive Silvia Dello Russo nel suo ultimo libro Cocktale mon amour.
Oggi l’esperienza di questi piaceri del bere si fonde sempre più con l’alta cucina, ma anche con i piatti più semplici della tradizione italiana.

Ecco allora una guida alle nuove aperture dei ristoranti con cocktail bar a Milano, senza perdere di vista i grandi classici sempre al top.

Grandi classici

Four Seasons

Partiamo dal quadrilatero della moda dove l’hotel Four Seasons, ex convento del XV secolo, è stato rinnovato durante il lockdown con l’intervento di Patricia Urquiola, proprio a partire dal ristorante e il bar. Un motivo in più per una visita nella splendida corte del giardino gustando una coppa di Bergamot Gimlet (vodka Belvedere, cordiale al lime, italicus rosolio al bergamotto) per poi continuare nel ristorante Zelo inondato di mobili contemporanei luminosi ed eclettici con la cucina italiana dello chef Fabrizio Borraccino.

Armani

L’Armani Bamboo Bar ha appena presentato la Milano Skyline Collection: sette inediti signature cocktails, omaggio al capoluogo lombardo. La nuova carta declina nel bicchiere i luoghi simbolo che si possono ammirare dal settimo piano dell’Armani Hotel. Come il City Life (a base di Gin London Dry Tanqueray, sake arachidi salate e succo d’ananas). Sempre al settimo piano ha riaperto le porte anche l’Armani/Ristorante con la cucina dello chef Francesco Mascheroni con influenze dal Giappone alla Thailandia.

Fondazione Prada – Ristorante Torre

Il Ristorante Torre sta al sesto piano dell’omonimo edificio della Fondazione Prada: luogo di arte, di architettura e ora anche di cibo. Bar e ristorante si mescolano; un mix che viene replicato anche nella terrazza a forma triangolare che si affaccia sullo spazio urbano: il ristorante con tavoli e sedie pieghevoli in stile bistrot e il bar lungo il parapetto, sempre con la proposta gastronomica dello chef Lorenzo Lunghi e un menù autenticamente italiano a partire dalle sue origini toscane.

10 Corso Como Cafè

Il restaurant and cafe nato nel 1998 in un garage è divenuto nel tempo uno dei luoghi simbolo di Milano. Perfetto per bere un drink nel cortile, ma anche per fermarsi a mangiare. Da segnalare l’arrivo del nuovo chef Alessandro Merli e un menù di base mediterraneo con attenzione a una platea spesso internazionale. Imperdibili i club sandwich. Un’attenzione particolare è poi riservata alla mixologia, a partire dall’inevitabile spritz al whisky con basi nipponiche. Bartender è Gianluca Tiesi, scuola Aides, impostazione tradizionale con una passione personale per i sakè.

Nuove aperture

Rua

Nel quartiere Isola, c’è Rua, dello chef Francesco Zucchi Ricordi: qui la cotoletta alla milanese o il fritto fresco di paranza si abbinano ai ottimi cocktail. Il menù è molto stagionale anche se alcuni piatti come il vitello tonnato, i mondeghili e la cotoletta rimangono fissi sul menu. Uno dei focus è anche la pasta fresca trafilata prodotta in casa. Il cocktail bar è curato da Leonardo Todisco, che approda qui dopo l’esperienza nei pluripremiati locali nel mondo della mixology Rita e Lacerba di Milano.

Exit Pastificio Urbano di Mattias Perdomo

L’obiettivo del nuovo Exit Pastificio Urbano di Mattias Perdomo è quello di rinnovare il vecchio concetto della trattoria italiana  abbinando ristorante e cocktail bar. Una sfida a livello gastronomico che ruota attorno alla pasta quale elemento di collegamento fra il mondo e la cucina italiana. Perché la cucina italiana non è più solo cucina italiana, ma appartiene al mondo.

Dry Milano

Non è una novità, ma questo cocktail bar & pizzeria è diventato negli ultimi anni un luogo di successo grazie proprio all’abbinamento dei cocktail a un’icona della tradizione della nostra cucina: la pizza napoletana.

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