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Cosa cucinare a pranzo se la tiroide funziona poco: 3 esempi di menù

L’ipotiroidismo è uno dei problemi della tiroide più diffusi. Le cause sono spesso la predisposizione genetica e la presenza di altri disturbi tra cui la tiroidite cronica di Hashimoto. Oltre all’assunzione della terapia a base di ormone tiroideo, è bene prestare attenzione a ciò che si mangia. «Uno dei fattori che può favorire l’insorgenza del disturbo è la carenza di iodio nella dieta quotidiana, fondamentale per la formazione degli ormoni della tiroide», spiega Maria Rosaria Baldi, biologa nutrizionista. «La prima cosa da fare in cucina quindi per favorire il suo funzionamento è aumentare l’apporto di questo micronutriente oltre che con i cibi giusti, scegliendo il sale arricchito di questo minerale. Il sale iodato supporta la funzionalità di questo organo, che è coinvolto in numerosi processi dell’organismo tra cui quelli metabolici», dice l’esperta. Ecco cosa cucinare a pranzo se la tiroide funziona poco.

Date priorità oltre allo zinco, anche a iodio e selenio

Lo zinco, lo iodio e il selenio sono minerali importantissimi per il funzionamento della tiroide. «Lo zinco e lo iodio contribuiscono alla produzione degli ormoni tiroidei, la tiroxina (T4) e la triiodotironina (T3). Il selenio invece grazie alla sua straordinaria azione antiossidante difende la tiroide dallo stress ossidativo, che può contribuire a ridurne il funzionamento, e inoltre interviene nella conversione del T4 in T3», dice la nutrizionista Maria Rosaria Baldi. «Nei menù, quindi, sì ai cereali integrali sotto forma di chicchi, compreso il riso e la pasta, ricchi di zinco e selenio, alla cipolla, all’aglio, ai funghi e al pesce, fonte per eccellenza di iodio». In alternativa al pesce, vanno bene anche un paio di volte a settimana i legumi. «Lenticchie e fagioli sono alimenti ricchi di questi micronutrienti», spiega l’esperta. Attenzione poi ai metodi di cottura. «Occorre privilegiare quella al vapore che garantisce una minore dispersione di questi preziosi micronutrienti».

 Le verdure? Meglio quelle bio

«I vegetali bio sono coltivati di solito senza l’utilizzo di sostanze chimiche, i cui residui possono interferire sul funzionamento della tiroide e influenzano negativamente il metabolismo dello iodio», spiega l’esperta. Quali varietà scegliere? «Tutte quelle che sono di stagione, limitando il consumo di cavoli, broccoli, rape e di tutta la famiglia delle brassicacee, che riducono l’assorbimento dello iodio», dice l’esperta.

3 menù tipo per il pasto di mezzogiorno

Pasta integrale di orzo con ceci, verdure di stagione condite con olio extravergine d’oliva.

Uova, insalata di zucchine con olio extravergine d’oliva, pane integrale.

Aringa al forno, insalata di lattughino e rucola condita con olio extravergine d’oliva, pane integrale.

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