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Valter Longo, il digiuno e la prevenzione del cancro: intervista

Trovarsi a tu per tu con quello che viene considerato in ogni parte del mondo un luminare della scienza della longevità è qualcosa che non capita tutti i giorni. L’occasione di incontro con Valter Longo, direttore Laboratorio longevità e cancro di IFOM, Istituto Firc di Oncologia Molecolare di Milano, e direttore Istituto di longevità della University of Southern California di Los Angeles, è importante: approfondire le tematiche trattate nel nuovo libro Il cancro a digiuno, edito da Vallardi. Un volume nel quale sono raccolti e illustrati i dati di decenni di ricerca di base e clinica concordi su un punto: l’uso monitorato della dieta mima-digiuno e della dieta della longevità può aiutare a prevenire, ma anche a sconfiggere, le patologie tumorali, privando di sostentamento le cellule malate, in maniera selettiva. Lasciamo la parola al professor Valter Longo, in Italia per la presentazione del suo libro.

Intevista a Valter Longo

Quando e come nasce l’ispirazione per questo nuovo libro?
«Già nei miei precedenti volumi avevo accennato agli esiti delle ricerche in corso su pazienti con cancro alle prese con brevi cicli di digiuni controllati, ma gran parte degli studi erano in corso e occorreva attendere. Durante gli ultimi 5-6 anni abbiamo completato diverse indagini su uomini e donne con tumori e abbiamo avuto la conferma che l’alimentazione è a tutti gli effetti una strategia preventiva cruciale non solo per le varie malattie dell’invecchiamento, ma anche e soprattutto per l’insorgere e l’aggravarsi dei tumori. In questo senso, un paziente oncologico può e deve richiedere l’aggiunta di un progetto di nutrizione e digiuno alle terapie standard per combattere il tumore. Anche negli stadi più avanzati della malattia. Vorrei invitare a percorrere questa strada, specie se una persona ha poche speranze e pensa sia tutto perduto».

Ci spiega in che modo una determinata alimentazione può aiutare a prevenire o contenere le forme tumorali?

«Di fatto, si tratta di assumere la dieta della longevità, che oltre che sulle evidenze scientifiche è basata sull’alimentazione tipica delle zone del mondo con un alto tasso di centenari. Si tratta di una dieta principalmente vegana, con l’aggiunta di pesce 2-3 volte a settimana e con abbondanza di ortaggi di stagione, cereali integrali, legumi e grassi buoni, a partire dal rinomato olio extravergine d’oliva (3 cucchiai da tavola al giorno)».

La famosa dieta mediterranea?

«Sì, ma nella sua forma originale, risalendo indietro nel tempo. Penso a quando ero bambino e, in Calabria, ero solito mangiare un primo piatto tipico della vecchia Italia: pasta con verdure e legumi, dove gli ortaggi e i legumi erano serviti in gran quantità, mentre la pasta era in una porzione assai ridotta. Un tempo si mangiava così, perché anche la pasta, rispetto ai vegetali, costava cara».

Carne, formaggi e latticini sono assenti?

«Le proteine animali andrebbero ridotte al minimo sindacale. In particolare, è stato dimostrato che la carne rossa è uno dei fattori di rischio per i tumori, poiché l’alto contenuto di proteine e aminoacidi spinge le cellule a crescere e a invecchiare, danneggiando il Dna».

Valter Longo, "Il cancro a digiuno",
Valter Longo, “Il cancro a digiuno”, Vallardi.

Dal libro scopriamo che anche il digiuno aiuta nelle terapie metaboliche contro i tumori.

«La dieta Mima Digiuno rende le terapie contro i tumori molto più efficaci. Sviluppata 12 anni fa con la sponsorizzazione del Governo Statunitense, è stata studiata per offrire una forma di digiuno sostenibile per i pazienti oncologici. I quali, con un digiuno di sola acqua non stavano bene e dovevano rinunciare. Questo protocollo alimentare spinge l’organismo a entrare in un regime di simil-digiuno apportando allo stesso tempo i nutrienti essenziali. Specie per chi sta seguendo cure antitumore, vale la raccomandazione del monitoraggio da parte di un nutrizionista che conosca la metodica del Mima Digiuno, generalmente della durata di 5 giorni. In termini di macronutrienti, la dieta in questione è povera di in proteine e zuccheri e ricca di grassi sani, vedi alla voce olio, olive e noci. La scoperta sorprendente è che i cambiamenti che avvengono nel sangue sono gli stessi che si otterrebbero con un digiuno a sola acqua».

Quali sono alcuni dei principali benefici?
«Il Mima Digiuno, con la sua drastica riduzione di proteine e zuccheri, obbliga l’organismo ad adottare una modalità di protezione e funge da filtro, mettendo in atto processi di pulizia e riparazione, riuscendo a eliminare componenti danneggiate, tra cui cellule e componenti cellulari tumorali».

Oltre a carne e grassi animali, ci sono altri alimenti che andrebbero evitati nella prevenzione del cancro?
«Gli zuccheri, poiché un consumo quotidiano porterà necessariamente a problematiche di insulino resistenza e glicemia sempre alta, da cui il sovrappeso, anch’esso strettamente legato a forme tumorali prima del tempo».

Quale messaggio spera di trasmettere con questo nuovo libro, che cosa le preme che arrivi al grande pubblico?
«Vorrei ribadire quanto sia importante la prevenzione, ma anche aiutare chi ha già un tumore in corso, dicendogli che la strada dell’alimentazione controllata e del Mima Digiuno può dare dei frutti. Va assolutamente proposta all’oncologo, in maniera tempestiva e senza timori».

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