Mentre a Treviso si disputa la quinta edizione della Tiramisù World Cup, abbiamo raccolto 5 consigli preziosi degli esperti del popolare dolce al cucchiaio celebre in tutto il mondo.
Dedicato a tutti coloro che amano il Tiramisù e desiderano prepararlo migliorando, abbiamo chiesto aiuto a chi di tiramisù ne ha preparati (alla perfezione) prova dopo prova. C’è chi pensa a come dosare il caffè, chi sta cercando di rendere la propria crema più consistente possibile, chi cerca la dose giusta di cacao da mettere per completare la ricetta. Centinaia di appassionati si allenano per affinare le loro ricette e provare a conquistare il gradino più alto del podio alla Tiramisù World Cup, così come migliaia di cucinieri casalinghi provano e riprovano per avere i complimenti della famiglia o degli amici. Quali sono i segreti di chi il Tiramisù lo conosce bene e fin dalle sue origini?
5 consigli per fare il miglior tiramisù del mondo
Ecco scendere in campo gli esperti, ognuno con una personalissima accortezza per realizzare al meglio la propria ricetta, frutto di anni di esperienza e… tentativi.
Roberto Lestani, presidente della F.I.P.G.C. (Federazione Internazionale Pasticceria Gelateria Cioccolateria) suggerisce di «non montare eccessivamente il mascarpone e di mescolare immediatamente tuorli e zucchero, pena la “bruciatura del tuorlo”: essendo tutti gli zuccheri igroscopici (ovvero aventi la capacità di assorbire le molecole d’acqua, ndr.), nel momento in cui la molecola dello zucchero entra in contatto con quella del tuorlo la prima comincia a disidratare la seconda, formando dei fastidiosi grumi che inficerebbero la perfetta riuscita del dolce».
Sara Arrigoni (campionessa ricetta creativa Tiramisù World Cup 2019) predilige il savoiardo Matilde Vicenzi e svela il segreto di«inzupparlo leggermente, posarlo capovolto e poi lasciare che il caffè riempia lentamente il biscotto prima di coprirlo con la crema». E poi aggiunge: «Ricordate di montare tuorli e zucchero a bassa velocità per non surriscaldare il composto, ruotando anche la ciotola per fare in modo che non rimangano granelli di zucchero sul fondo».
E proprio sul caffè pone l’accento Roberto “Loli” Linguanotto (“padre” del tiramisù nato al ristorante Le Beccherie di Treviso): per lui, è l’elemento da tenere in maggior considerazione, «da utilizzare rigorosamente senza zucchero, né da frigo né bollente». Inoltre, “Loli” suggerisce una spolverata di cacao fra i diversi strati di crema, così da dare maggior sapore al dolce.
Mario del Fabbro, figlio di Norma Pielli, colei che fece scoprire il dolce dal fronte friulano, specifica che «l’altezza del Tiramisù deve essere di almeno sei centimetri, magari schiacciando un po’ i biscotti perché non risultino troppo inzuppati di caffè che rischia di coprire la crema».
E per chi invece preferisce utilizzare i Pavesini, Marcello Zaccaria, chef e docente dell’Academia Barilla, consiglia di «bagnare il biscotto non per immersione, ma con un biberon dosatore, vista la sua particolare struttura».
0 Commentaires