Ticker

6/recent/ticker-posts

Ad Code

Responsive Advertisement

Le migliori pizzerie 2021: ecco le novità

La Spela a Greve in Chianti, una delle premiata per la Pizza dell'Anno
Franco Pepe, il n.1 della pizza napoletana in Italia
Al4 a Roncade: il premio è per la pizza all'Italiana dell'anno
Simone Padoan, chef-patron de I Tigli a San Bonifacio
Summer Light: la pizza Napoletana dell'anno è servita a Le Contrade di Aversa
Il re della pizza al taglio: il romano Gabriele Bonci di Pizzarium
Seu Illuminati a Roma: un premio per la migliore pizza dolce
Il napoletano Diego Vitagliano è uno dei maestri dell'impasto
Premio dell'anno anche per la proposta al taglio di Lievito Pizza, Pane a Roma
Cognome campano, ma ormai bresciano: Antonio Pappalardo

La pizza tonda è il piatto più amato dagli italiani: lo conferma una recentissima ricerca Doxa commissionata da Eataly, sulle abitudini di consumo della pizza degli italiani in base a diversi parametri: la frequenza, le tipologie preferite, i comportamenti di scelta e l’importanza di fattori come ingredienti, filiera e leggerezza. Tra i tanti dati, l’abitudine al consumo: la pizza viene consumata una volta alla settimana dall’86% degli italiani ovvero quasi da 9 italiani su 10, arrivando fino a 2 volte (40%). Abitudine diffusa soprattutto tra il pubblico più giovane di età compresa tra i 18 e i 24 anni che si spinge a consumarla anche tre volte alla settimana (16%). Ed è pensando a tutti questi appassionati che il Gambero Rosso da nove anni realizza la Guida Pizzerie d’Italia. L’edizione 2022 segnala oltre 680 esercizi segnalati con oltre 60 nuovi ingressi e un’appendice dedicata delle migliori pizzerie italiane nel mondo.

Tre Spicchi e Tre Rotelle

Al vertice della guida ci sono le pizzerie Tre Spicchi (divise per categorie: Napoletana, Italiana e Degustazione) e Tre Rotelle (ossia quelle al taglio) che da quest’anno sono tornate ad avere un punteggio. Fra le Tre Spicchi, le migliori con 96 punti su 100 sono state Pepe in Grani a Caiazzo (CE) e I Tigli a San Bonifacio (VR) che sono guidate rispettivamente da Franco Pepe e Simone Padoan. Franco Pepe può vantarsi di avere l’altro locale – La Filiale a L’Albereta di Erbusco (BS) – al secondo posto con 95 punti, insieme a I Masanielli di Caserta che ha in Francesco Martucci il suo nume e Renato Bosco Pizzeria a San Martino Buon Albergo (VR). Sul fronte delle Tre Rotelle, la numero 1 è la romana Pizzarium di Gabriele Bonci con 95 punti, davanti all’altro locale di Renato Bosco – Saporè Pizza Bakery, sempre a San Martino Buon Albergo – con 94. A 92 ci sono il Panificio Bonci a Roma, Masardona a Napoli e Oliva Pizzamore ad Acri (CS).

La Pizza Dolce è in crescita

Per i viaggiatori della pizza, i premi più attesi sono quelli della Pizza dell’Anno. Nella categoria Degustazione ha prevalso Lo Spela a Greve in Chianti (FI) con quella al petto d’anatra (cotto a bassa temperatura, fiordilatte, spinacino fresco, salsa al whisky). La migliore pizza all’italiana viene preparata da Al4 a Roncade (TV): Tonno Subito, a base di scamorza affumicata, ventresca di tonno e misticanza all’aceto, salsa tartara di mandorle. Ad Aversa (CE), nelle sale di La Contrada, c’è invece la Napoletana più buona per gli ispettori del Gambero Rosso: Summer Light con scarola saltata, provola, hummus di ceci, cucunci, sfoglia di baccalà, rosti di patate e zest di limone. La numero 1 fra le pizze al Taglio si gusta a Roma, presso Lievito Pizza, Pane: il topping – tutto a crudo – è di  friggitelli arrostiti con bufala, pomodorini e alici. E ancora nella Capitale si trova la più buona Pizza Dolce – categoria in crescita – da Seu Pizza Illuminati. L’Assoluto di pesca è un gioiellino a base di namelaka alla pesca bianca, zabaione, salsa di vino e pesche, brunoise di pesca noce, menta, chips di pesca tabacchiera, noci pecan.

Campania sempre regina

Per quanto riguarda le regioni, la Campania – non è una sorpresa – è al vertice con 19 locali premiati, seguita dalla Toscana con 16, Lazio con 14; Piemonte con 7; Veneto con 6; Lombardia e Sicilia con 5; Abruzzo e Sardegna con 3; Emilia – Romagna con 2; Liguria, Basilicata, Marche, Friuli-Venezia Giulia, Calabria e Puglia con 1. Prestigiosi infine i premi ai maestri dell’impasto: il bresciano Antonio Pappalardo (che guida La Cascina dei Sapori a Rezzato e Inedito nel capoluogo) e il napoletano Diego Vitagliano che lavora nel proprio locale a Pozzuoli. Detto che il Gambero Rosso segue giustamente ogni tipologia, l’analisi Doxa-Eataly è molto chiara in merito: gli italiani preferiscono la classica pizza tonda nella versione italiana, servita con condimenti che vanno dal classico al creativo (45%) o napoletana con il cornicione alto (31%) , probabilmente anche le più note e diffuse sul territorio nostrano. Per la romana, sottile e croccante, si parla dell’11%, mentre per quella al taglio, in teglia o in padella siamo intorno al 7%. La versione gourmet, tagliata a spicchi e con ingredienti ricercati, è preferita solo dal 5%, ma è importante ugualmente, visto che in ogni campo – cibo compreso – l’avanguardia è necessaria.

 

Enregistrer un commentaire

0 Commentaires