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Ristoranti contro la fame: quando uscire a cena fa del bene

Il 16 ottobre si apre la settima edizione di Ristoranti contro la fame, una vera e propria gara di solidarietà che coinvolge chef, ristoranti e clienti nel dimostrare, concretamente, l’impegno nella lotta contro la fame in Italia e nel mondo. Secondo il rapporto pubblicato dalla FAO (The State of Food Security and Nutrition) sono 811 milioni le persone che ne soffrono a causa di guerre, cambiamenti climatici e disuguaglianze. Ma anche in Italia, pur con forme diverse, molte persone vivono una condizione di insicurezza alimentare (5,6 milioni in povertà assoluta, Istat). Per fare qualcosa di concreto, torna l’iniziativa di Azione contro la fame (organizzazione umanitaria specializzata nella lotta alla fame e alla malnutrizione) in moltissimi ritornati italiani: partecipare è semplice, basta ordinare il piatto solidale dal menù.

Come donare, ordinando dal menù

L’iniziativa prende concretamente il via il 16 ottobre, in occasione della Giornata mondiale dell’Alimentazione, ed è promossa da Azione contro la fame con l’obiettivo di coinvolgere i ristoranti in un grande gesto che mira a donare cibo alle persone più vulnerabili, in Italia e nel mondo. Il progetto, in questi anni, ha trovato ospitalità in oltre 700 attività della ristorazione italiana e ha raggiunto, complessivamente, oltre 500mila persone. Nel corso di questa edizione, che si concluderà il 31 dicembre, i clienti, all’interno dei ristoranti che aderiranno all’iniziativa, potranno donare due euro con l’acquisto di un “piatto solidale”, 50 centesimi scegliendo una “pizza solidale” e altrettanti consumando una bottiglia d’acqua. In che ristoranti? La lista completa sul sito di www.ristoranticontrolafame.it.

Progetti per la prima volta anche in Italia

Le attività sul campo che saranno sostenute dall’organizzazione attraverso l’iniziativa si concentreranno in particolare in Sahel, Libano, India e, per la prima volta, in Italia. Il progetto promosso nel nostro Paese consiste infatti in una attività “pilota” che, in un momento di emergenza economica e sociale, mira a contrastare l’insicurezza alimentare nel nostro Paese. L’intervento, nella sua prima fase, coinvolgerà 50 famiglie vulnerabili della periferia di Milano, per un totale di 250 persone, già nel 2022. L’obiettivo dell’organizzazione è quello di estendere l’iniziativa anche in altri territori. Saranno tre i cardini del progetto: un contributo alla spesa settimanale, per fornire un supporto nutrizionale immediato; la promozione di una educazione alimentare allo scopo di favorire tra i beneficiari l’adozione di una dieta sana ed equilibrata; la formazione per migliorare le capacità personali, sociali e professionali utili per favorire l’autonomia e, così, la sicurezza alimentare a lungo termine. Il programma riserverà una particolare attenzione alle famiglie con due o più figli (soprattutto con bambini con età inferiore ai 5 anni), con donne in gravidanza o neomamme, con genitori disoccupati o impegnati in lavori occasionali.

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