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Le polpette perfette di Diego Abatantuono

Le polpette più buone di sempre? «Tutte, ma ho un debole per quelle classiche di carne con gli spaghetti», dice Diego Abatantuono che, in occasione del lancio del nuovo menù del The Meatball Family, locale da lui aperto nel 2013 e dedicato proprio alla polpetta, non ha alcun dubbio sulla bontà di questo piatto. Ma perché proprio le polpette e non altro? «Perché niente descrive un luogo, una cultura così bene come la polpetta. Ogni Paese del mondo ne ha una sua e ogni famiglia, condominio ha la propria ricetta con specifici ingredienti». E sono proprio gli Spaghetti Meatball quelli preferiti dall’attore milanese, un piatto da sempre best seller del locale: la novità è il tegame XXL da oltre mezzo chilo di spaghetti con le polpette, rigorosamente a scelta. Ma anche L’Agnolotto vuole diventare Polpetta con protagonista il ripieno del celebre raviolo piemontese, condite con crema di burro e parmigiano. Oltre agli hamburger e alla pizza alla pala. Un menù che strizza l’occhio allo street food e alla cucina italiana. «Le polpette e gli spaghetti fanno parte integrante della tradizione gastronomica regionale italiana, ma si trovano in tutto il mondo: al sugo, fritte, con le verdure, di carne, di pesce», aggiunge Abatantuono. Poi ok, la cucina italiana batte tutte le altre 3-0. «Ai tedeschi se gli togli il wurstel cominciano a vacillare, i francesi senza panna non sanno che fare, gli inglesi senza uva fanno fatica».

Diego Abatantuono
Diego Abatantuono.

Le polpette sul set

«Che profumino: che avete cucinato di buono oggi, polpette di merda?», diceva Abatantuono nel film I fichissimi. Me-mo-ra-bi-le. Quasi quanto Eccezzziunale… veramente, già presente come titolo di un piatto nel menù del locale. Insomma, “piovono polpette”. «Si dice sempre che in giro non si devono mangiare perché chissà che ci hanno messo. Ma io le provate ovunque». Sul set però niente polpette. Solo parecchi cestini… «Un classico per noi attori, anche se cerchiamo di evitarli». Tra i colleghi attori più famelici c’era Paolo Villaggio. «Non che io non sia di buona forchetta. Lo sono sempre stato. Con lo storico gruppo cabarettistico I gatti di vicolo miracoli (tra gli altri c’erano Gianandrea Gazzola, Umberto Smaila, Nini Salerno, Gerry Calà, ndr) avevamo due agendine quando si andava in giro: una delle ragazze e una dei ristoranti, entrambe fondamentali».
E che il cibo sia una passione di Diego Abatantuono, l’ha dimostrato anche nella mini serie tv Diner Club. «Se ho imparato qualcosa da Carlo Cracco? Credo che sia stato io a insegnargli a fare lo spago con le vongole, chissà da quanto non lo faceva», aggiunge scherzando. «Adesso l’obiettivo è convincerlo a mettere qualche ricetta di polpetta fatta da lui nel prossimo menù. Vediamo…».

Diego Abatantuono sarà nel film Il mammone, in uscita presumibilmente a fine febbraio, una commedia di Giovanni Bognetti accanto ad Angela Finocchiaro, Andrea Pisani e Michela Giraud.

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