Pastissada de Caval, bigoli con sarde, luccio e polenta: tanti i piatti della cucina tipica veronese che fanno della città scaligera una delle scene culinarie interessanti della regioni. Cucina di origine povera e contadina che risente del variegato territorio: si passa così dal pesce del lago di Garda ai formaggi della Lessinia, dai prodotti della Valpolicella al riso della Bassa Veronese.
Città patrimonio Unesco che incanta per i suoi richiami medievali ed echi shakespeariani, e che tra passeggiate lungo i suoi vicoli romantici e la vista sui tetti della città dalla Torre dei Lamberti invita ad accomodarsi a tavola e ad assaporarne il buono delle sue tradizioni culinarie.
Mangiare a Verona
Pastissada de Caval: lo stracotto di cavallo è uno dei piatti delle feste
L’origine del piatto è fatta risalire al tempo dei Longobardi, epoca in cui fu combattuta nelle famose campagne attorno Verona una furiosa battaglia tra il re d’Italia Odoacre e il re degli Ostrogoti Teodorico. Quest’ultimo, a seguito della battaglia, avrebbe concesso ai veronesi ormai in preda alla fame, di potersi cibare dei cavalli caduti sul campo. Fu il contadino Bertoldo a suggerire a Teodorico la ricetta della pastissada, mettendo le carni in delle anfore e ricoprendole di spezie e vino rosso.
Il piatto si caratterizza oggi per la lunga preparazione che rende la carne particolarmente tenera e gustosa.
Bigoli con sarde o bigoi con le sardèe sono un primo piatto tipico del Veneto
Grossi, ruvidi spaghetti trafilati al bronzo, questa ricetta ha origine agli inizi del 1600, servita con ragù di anatra o con le sarde.
Si racconta che nel 1600 un pastaio di Padova fu autorizzato a testare il brevetto di un macchinario da lui creato per realizzare vari formati di pasta lunga. La preferenza dei clienti ricadde su questi grossi e ruvidi spaghettoni che furono chiamati per l’appunto bigoli, probabilmente da bigàt che, in dialetto veneto, significa bruco.
Lesso con la pearà
La pearà, termine che nel dialetto veronese si traduce in “pepata”, è stata una salsa povera tradizionalmente accompagnata dal lesso misto. Tipica del Natale o delle domeniche, si narra che fu il cuoco di corte di Alboino, re dei Longobardi, a inventarla per ridare forza a Rosmunda.
Fatta cuocere in una teglia di coccio, oggi l’esecuzione del piatto cambia da paese a paese e addirittura si diversifica nei vari nuclei familiari.
Risotto all’Amarone
Riso Vialone Nano, Amarone della Valpolicella e formaggio Monte Veronese grattugiato, questo risotto rimane uno dei piatti più amati dai visitatori e dai veronesi stessi.
L’Amarone della Valpolicella, un rosso passito secco di grande pregio, prodotto esclusivamente nella zona della Valpolicella, in provincia di Verona, rappresenta una delle principali eccellenze della vinicoltura europea. Utilizzato in cucina insieme a un altro prodotto d’eccellenza del territorio, come il Riso Vialone Nano, da vita a un risotto che rimane uno dei piatti forti dei migliori ristoranti della città.
Pandoro
Il pandoro è il tipico dolce veronese consumato soprattutto durante le festività natalizie. Il nome deriva dalla lingua veneta “pan de oro“ che veniva originariamente servito nelle tavole dei ricchi veneziani insieme al nadalin. Le origini della ricetta sono da ricercare ai tempi dell’antica Roma, ma la ricetta, come la intendiamo oggi, risale all’Ottocento, come evoluzione del nadalin, dolce veronese che ha ottenuto il riconoscimento della De.Co solamente nel 2012.
Gli indirizzi dove assaggiare Verona
Al Bersagliere
Baccalà alla bersagliera, pasta e fagioli alla veneta, bollito con pearà? Questo è l’indirizzo che fa al caso vostro.
Al Bersagliere è la tipica osteria in pieno centro di Verona, nel cuore dell’antico borgo dei Filippini, dove poter gustare piatti semplici e della tradizione, dal gusto ricco e cucinati con amore e passione dalla signora Marina.
All’interno travi in legno al soffitto, un jukebox all’angolo, foto alle pareti di auto d’epoca e di tempi trascorsi a rendere le sale eleganti e dal fascino senza tempo.
La cantina, assolutamente da visitare, è una vera enciclopedia enologica della Valpolicella che arricchirà la vostra esperienza al tavolo avvolgendovi in un morbido abbraccio che profuma di buono e di casa.
Via Dietro Pallone, 1 – tel. 0458004824
All’Isolo
Se vi state chiedendo dove poter gustare il tipico luccio in saor a Verona, il consiglio è al ristorante All’Isolo. Tra i pochi “ristoranti tipici” riconosciuti dal comune questa deliziosa osteria, sita a Veronetta, nel cuore antico della città, propone piatti della tradizione in un ambiente semplice e dalla grande ospitalità.
In sala Enzo e la figlia Sabrina, attenti e disponibili a ogni esigenza del commensale, mentre in cucina la moglie Silvana con l’aiuto della figlia Michela vi delizieranno con il meglio dei piatti della tradizione, partendo dagli ingredienti come il monte veronese, la pearà e gli immancabili vini veronesi. I dolci fatti in casa e l’attenzione all’andamento stagionale della materia prima fanno di questo ristorante un indirizzo da non perdere.
Piazza Isolo, 5 A – tel. 045594291
12 Apostoli
Storia, tradizione e una cucina di grande qualità, il ristorante 12 Apostoli premiato con 1 stella Michelin, propone una cucina legata ai sapori veronesi, declinando tradizione e territorio in piatti dall’estrema eleganza. All’interno di un palazzo del Settecento, in sale affrescate dal maestro Pino Casarini, la famiglia Gioco, dal 1920, con grande dedizione e lungimiranza si è impegnata per creare un luogo che potesse farsi cantastorie di racconti di cibo sino a diventare un luogo storico e di riferimento gastronomico. In cucina lo chef Mauro Buffo propone piatti sentimentalmente legati al territorio, mescolati con creatività agli stimoli e alle esperienze vissute.
Corticella San Marco 3 – tel. 045596999
Antica Bottega del Vino
Locale storico che svela il forte legame della città scaligera al vino. La bottega vanta una storia che affonda le radici nel 1500 ed è oggi gestita dall’associazione Le famiglie storiche dell’Amarone. Una cantina che vanta una tre le migliori carte di vini d’Italia con oltre 4500 etichette e una cucina capace di esprimere lo spirito della tradizione veronese e veneta con l’utilizzo delle migliori materie prime.
Ritrovo di intellettuali ed artisti dell’epoca rimane ancora oggi luogo d’incontro in occasione di eventi culturali e di appuntamenti enologici.
Via Scudo di Francia, 3 – tel. 0458004535
Al Calmiere
Accanto alla medievale Basilica di San Zeno, il ristorante Al Calmiere propone le specialità della cucina tradizionale veronese e veneta, come i bigoli al torchio, pasta e fasoi e interessanti scelte di secondi piatti come il carrello delle carni bollite.
Il locale nacque nel 1919 come osteria per la mescita del vino. In origine chiamata Osteria Al Calmiere, dal verbo “calmierare”, la storia racconta che qui il prezzo del mezzo litro di vino fosse più economico rispetto alla concorrenza dell’epoca esistente sulla Piazza di Verona.
Nel 1987 nacque il nuovo Al Calmiere: ristrutturato in ogni suo particolare, con il grande camino al centro della sala, si conferma indirizzo da non perdere per gli amanti della cucina autentica e rappresentativa delle tradizioni del territorio.
Piazza San Zeno 10 – tel. 0458030765
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