Cibus 2021. Il primo giorno della fiera si respirava un po’ di titubanza, ma ben più forte era il piacere di tutti, espositori e visitatori, di tornare a sorridersi (seppur dietro le mascherine) dal vivo. Il secondo giorno tutto ricordava le edizioni passate. Alla conclusione più di 40mila visitatori, tra cui noi di La Cucina Italiana, hanno camminato in lungo e in largo tra gli stand. Tante le novità presentate, finalmente uscite dal cassetto nel quale sono state chiuse per due anni, tutte accomunate da un sentimento: l’attenzione al pianeta e la ricerca della sostenibilità in tutti gli ambiti.
L’Europa ha fissato diversi obiettivi fino al 2030: aumento della produzione biologica, imballi riciclati e riciclabili, riduzione delle emissioni di CO2 e le aziende hanno risposto vedendo nella sostenibilità un’occasione. La scelta del biologico va anche nelle direzione delle tendenze salutiste vegetariana/vegana/flexitariana (regime che prevede anche l’introduzione di proteine animali).
L’attenzione agli imballaggi coinvolge tutti, grandi e piccoli: dalle confezioni di carta realizzate con gli scarti della lavorazione dei kiwi (Cappellini, verdure cotte a bassa temperatura) e di carta che proviene da foreste gestite in maniera responsabile e certificate FSC (come fa La Molisana anche con il nuovo formato Rigacuori, riducendo la produzione di plastica di circa 230mila kg l’anno), a quelle di plastica realizzate con 100% di plastica riciclata (è cambiata la legge che consentiva di usarne solo il 50% e così a poco a poco molti si stanno adeguando, come Amica Chips, per esempio).
Inoltre, ogni azienda cerca quotidianamente di migliorare i processi produttivi per ridurre l’impatto ambientale. Qualche esempio?
Citres, azienda conserviera di Verona, ricicla il supporto delle etichette, sceglie l’energia solare, riutilizza l’acqua di raffreddamento e gli scarti delle lavorazioni per la produzione di biogas. Ha eliminato la plastica take away, e rende più facile la nostra raccolta differenziata perché le etichette sui barattoli di vetro sono più facili da togliere.
Conapi Mielizia, Consorzio Nazionale Apicoltori, la più importante cooperativa di allevatori di api in Europa, qui al Cibus ha lanciato un allarme: la produzione di miele si è drasticamente ridotta a causa del cambiamento climatico. Tutto è connesso. Se non si preserva la biodiversità e non si proteggono le api (vedi abolizione/riduzione dei pesticidi), il futuro del pianeta è a rischio. In fiera distribuivano buste contenenti semi bio per creare aiuole fiorite con varietà che nutrono le api e gli altri insetti impollinatori.
Monini, produttori di olio extravergine di oliva, ha stilato il suo Piano di sostenibilità 2020-2030, diviso per aree. In campo: pianteranno 1 milione di nuovi alberi per ridurre di oltre 50 mila tonnellate l’emissione di CO2. Dentro la bottiglia: 100% dei prodotti di origine italiana con il marchio del Consorzio Extravergine di Qualità, aumentare la tracciabilità e utilizzare confezioni sempre più leggere fatte di materiale riciclato e riciclabile. Sulla tavola: dieci anni di sostegno alla ricerca scientifica e supporto all’educazione alimentare di un milione di ragazzi.
Mutti, industria conserviera della filiera del pomodoro, ha ridotto le emissioni CO2 di 1.500 tonnellate negli ultimi due anni e usa solo imballaggi riciclabili al 100%.
Ma qual è il mezzo scelto in modo uniforme da tutti per raccontare a noi consumatori queste (e moltissime altre) informazioni? Il QR code, l’ormai immancabile quadrato bianco e nero, presente su ogni singola confezione, sempre più in vista e alla portata, strumento privilegiato per raccontare i prodotti e le aziende. Farina Petra, azienda bio che ogni anno incrementa la sua sostenibilità ambientale, ha attivato un canale web con palinsesto giornaliero di notizie, approfondimenti e ricette. Fruibile attraverso ovviamente il QR code.
Tante novità e tante ancora saranno da scoprire nella prossima edizione così come ha dichiarato Gino Gandolfi, il presidente di Fiere di Parma, alla conclusione della tre giorni: «Questo Cibus ha pienamente conseguito gli obiettivi che si era posto e sulla scia del successo stiamo già lavorando a una edizione record di Cibus». Allora, appuntamento a Parma il 3 maggio 2022.
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