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Come progettare una cucina: i consigli dell’architetto

Come progettare una cucina
Piano a induzione o fornelli?
Non solo una cappa
La cantina dei vini smart
Isola o tavolo da cucina?
Il forno
Il frigo incassato o free standing?
La cappa di ultima generazione

Trattando di cucine non abbiamo intervistato un architetto qualunque, bensì un architetto chef!
Lei è Alessia Corrado, nata e cresciuta a Roma, di giorno design project manager per un noto brand del lusso italiano, mentre la sera e nel tempo libero si prodiga ai fornelli facendo la chef a domicilio! Per questo suo girovagare costante tra le cucine dei suoi clienti si fa chiamare Le Chef Clochard.

Ecco quali sono i suoi consigli per progettare al meglio una cucina:

Isola o non isola in cucina, questo è il dilemma!

Avere l’isola in cucina è ormai una tendenza affermata, o per meglio dire quasi uno status symbol!
Il tema è che non tutte le cucine sono adatte ad accogliere isole o penisole. Perché possa essere una soluzione funzionale bisogna avere a disposizione spazi davvero molto ampi.
Per prima cosa è bene valutare le dimensioni della stanza e calcolare che tra isola e mobili della cucina ci dev’essere minimo un metro di distanza per permettere di muoversi liberamente!

Se non si ha a disposizione molto spazio la soluzione più consigliata è quella di avere una cucina disposta a L e con un tavolo al centro, piuttosto dell’isola, perché ci si muove meglio per cucinare.
Il tavolo, che normalmente è più basso del piano da cucina, da una maggiore sensazione di ampiezza della stanza.

La disposizione a L è quella prediletta per cucinare e viene consigliato di disporre la zona cottura e la zona lavaggio piatti sui due lati.
Se invece avete una cucina lunga e stretta optate per solo una parete attrezzata, oppure due frontali.

Il lavello: dove posizionarlo?

La posizione del lavello consigliata poi è quella sotto la finestra (se l’avete) più che altro per poter avere più luce naturale e guardare fuori dalla finestra mentre lavate i piatti (operazione come si sa alquanto noiosa!)

Ormai si usa poco il lavello con piano gocciolatoio, meglio optare per una vasca unica con un cestello integrato e removibile per lavare frutta e verdure o scolare tazze e bicchieri.
Il consiglio è quello di prendere un lavello da 90 cm di larghezza in modo che ci stia intera la teglia del forno per poterla lavare agilmente.

Il frigorifero

In generale il frigo integrato è meno capiente rispetto al free standing a meno che non sia XL.
Il consiglio è di optare per l’integrato se avete una cucina a vista sul soggiorno per dare più continuità ai materiali, oppure sceglietelo free standing se la cucina è chiusa.
Un trucco potrebbe essere quello di creare una nicchia o mensola in cartongesso intorno al frigo, lasciando sempre libero lo spazio di aerazione dell’elettrodomestico, per dare un effetto più integrato con il resto della cucina.

L’importante è che gli elementi si parlino tra di loro in un ambiente che alla fine risulti coerente.

Cappa aspirante o filtrante?

Cappa aspirante o cappe filtranti? Su questo punto ovviamente ci sono molteplici varianti da valutare: ad esempio se avete l’isola in cucina o meno e quali sono i sistemi di aerazione.

La cosa migliore è sempre quella di optare per cappe aspiranti a parete o a soffitto se si hanno cucine senza isola.
Mentre se avete i piani a induzione sull’isola potete optare per una comodissima cappa integrata (per i piani a induzione) o a scomparsa sul soffitto, oppure optare per una cappa a sospensione di design.

Piano a induzione vs fornelli a gas

Voi cosa preferite?

Negli ultimi anni la tendenza è quella di passare dai fornelli a gas ai piani a induzione, ma ci sono pro e contro.

I piani a induzione ad esempio consumano energia, assicuratevi quindi di avere un voltaggio congruo, ma è sicuramente molto pratico per la pulizia, è più sicuro, e fa raggiungere velocemente alte temperature (ad esempio per far bollire l’acqua della pasta ci vogliono pochi minuti).

Se però siete grandi appassionati di cucina, meglio optare per i fornelli. Con la piastra a induzione infatti certe tipologie di cottura non si riescono a fare, come ad esempio il flambè.

Pensili: sì o no?

La tendenza di oggi è quella di non usare i pensili, lasciando le pareti spoglie o con mensole.
Se la cucina è inserita in una nicchia i pensili sembrano più integrati. Il consiglio del nostro architetto è quello di ricreare sempre una nicchia, facilmente realizzabile in cartongesso. Se invece avete una cucina già molto spaziosa, i pensili non sono essenziali e si può optare per una mensola che alleggerisce di più l’ambiente.

Attenzione ai dettagli

Sulla parete dietro la cucina di solito si usano delle piastrelle: attenzione però alle fughe, che si sporcano facilmente! Una soluzione molto comoda è quella di scegliere di tinteggiare semplicemente con uno smalto all’acqua o resina, che sono materiali idrorepellenti.
“In questo modo sarete liberi di scegliere e cambiare spesso e a vostro piacere il colore della parete della cucina”, consiglia Alessia Corrado.

I top cucina più eleganti sono sempre quelli classici in pietra o marmo: occhio però a quest’ultimo perché è molto poroso e si macchia facilmente. Delle opzioni più moderne sono il quarzo o la ceramica.

Illuminazione sul piano di lavoro è molto importante, non dimenticate di aggiungere dei faretti o led sotto i pensili o le mensole della cucina!

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