Una destinazione green, sicura e sostenibile in Sicilia per un’ultima fuga estiva, lontani dalla pazza folla: stiamo parlando dell’isola di Ustica, un lembo di terra vulcanica accarezzata dal vento e sospesa nel blu intenso del Mediterraneo.
La storia
Alla fine del Settecento l’isola di Ustica, nata dai tumulti impetuosi di un vulcano, era quasi disabitata e il suo mare infestato dai pirati. Per combattere questo fenomeno un’ordinanza del governo borbonico ne dispose il popolamento. E fu così che nel 1763 giunsero da Lipari le prime famiglie per insediarsi. I coloni portarono con sé usi e costumi delle Eolie: ancora oggi il patrono di Ustica è san Bartolomeo e viene celebrato ogni 24 agosto, proprio come nell’arcipelago eoliano. È invece una tradizione tutta usticese quella di san Bartolicchio, una festa campestre tra sacro e profano che si svolge la seconda domenica di settembre (quest’anno annullata a causa dell’emergenza sanitaria).
Ritmo lento
Con una superficie di poco più di otto chilometri quadrati, Ustica è una sorta di anfiteatro che guarda al mare, mentre il perimetro costiero è un alternarsi di suggestive grotte e insenature. Sotto il profilo amministrativo rientra nella provincia palermitana, ma l’influenza eoliana, e della Sicilia orientale in generale, è ancora predominante. Il dialetto parlato dagli anziani, per esempio, è più simile a quello messinese, così come la tradizione gastronomica presenta evidenti tracce eoliane: i dolci tipici si chiamano giggi – palline di pasta frolla condite con mandorle e mosto cotto (il dolcificante naturale utilizzato prima dell’arrivo dello zucchero) derivanti dalla tradizione messinese della pignoccata – e cassatelle, antico dolce natalizio, impastate con strutto e ripiene di uva passa, buccia di agrumi, fichi e frutta essiccata. Nonostante le origini in comune, l’isola di Ustica è però rimasta fuori dal turismo glamour delle Eolie. Chi sceglie Ustica sa di poter trovare fondali intatti, coste scenografiche di rocce vulcaniche che incorniciano il mare (tutelato dal 1986 con l’Area Marina Protetta, la prima in Italia) e siti archeologici pieni di storia. Sono questi i punti di forza dell’isola tanto amata dai subacquei per i suoi fondali, i più integri di tutto il Mediterraneo. A Ustica il turismo è sostenibile, ideale per lunghe passeggiate, camminiate in collina o lungo la costa. Chi approda per la prima volta è subito rapito dal ritmo lento dell’isola e dalla cordialità dei suoi abitanti.
L’anima agricola di Ustica
Non solo mare. L’isola nasconde nel suo entroterra l’anima contadina più autentica, tra muretti a secco e campi coltivati con le celebri lenticchie proclamate nel 2000 presidio Slow Food: si tratta di un seme autoctono che rischiava l’estinzione e si distingue dalle lenticchie comuni per le dimensioni più piccole e il gusto più intenso. Una particolarità è data dal fatto che mentre il tegumento (la parte esterna) è compatto, l’interno rimane morbido. La sua coltivazione è impegnativa, non si utilizzano diserbanti e la raccolta avviene solo manualmente. I suoli dell’isola sono vulcanici e conferiscono alle lenticchie, così come a tutti prodotti di Ustica, quel sapore unico e inconfondibile.
Donne coraggiose: Margherita Longo
Tra i promotori del riconoscimento Slow Flood delle lenticchie c’è Margherita Longo, giovane donna che insieme al marito Vito Barbera e ai due figli vive a Ustica dove gestisce Hibiscus, azienda agricola biologica fondata dai genitori. Margherita è l’unica produttrice di vino dell’isola, una passione ereditata da papà Nicola che, da vero pioniere, dopo la laurea in agraria a Torino, decide di far ritorno a Ustica per dedicarsi alla produzione enologica di qualità. Reimpianta le uve autoctone nei terrazzamenti di famiglia degradanti verso il mare e nel 1980 si cimenta nella prima vendemmia. In cantina sono ancora custodite le primissime bottiglie di Zibibbo e Albanella, quest’ultimo un antico vitigno a bacca bianca ormai quasi del tutto estirpato. Nel 2000 vengono impiantati Catarratto, Grillo, Inzolia e Nero d’Avola, le principali varietà siciliane. Nello stesso periodo nasce l’agriturismo, immerso tra le vigne. Quella di Hibiscus è una produzione limitata: solo 17mila bottiglie l’anno. Le etichette di Hibiscus sono dei piccoli dipinti dai nomi evocativi: Onde di Sole, Grotta d’Oro e Zhabib.
Dove dormire
Agriturismo
L’agriturismo Hibiscus di Margherita Longo e Vito Barbera si trova in Contrada Tramontana, la parte più verde dell’isola, a pochi chilometri dal centro del paese, facilmente raggiungibile a piedi. A disposizione degli ospiti 4 appartamenti autonomi e la possibilità di raccogliere liberamente i prodotti dell’orto e del frutteto (zucchine, pomodori, melanzane, fragole e meloni gialli). Nel punto vendita è poi possibile acquistare i vini, l’olio extravergine e le lenticchie Presidio Slow Food dell’azienda agricola biologica. Tutti i pomeriggi si passeggia tra i vigneti e si visitano la cantina di vinificazione e il Museo della civiltà contadina e marinara dell’isola. Il percorso termina con la degustazione delle etichette dell’azienda – tra cui l’eccellente passito – in abbinamento ai prodotti locali (attività aperta anche agli esterni, consigliata la prenotazione). Contrada Tramontana – tel. 339 5212822 / 329 4584500.
Hotel e case vacanze
Per chi preferisce una sistemazione più tradizionale c’è l’hotel residence Stella Marina. A pochi passi dal porto e dal centro del paese, è la base ideale per una vacanza a Ustica. Novità di quest’anno, il servizio navetta gratuito per il lido privato al Faro di Punta Gavazzi con servizio ristorante/bar, lettini, ombrelloni, spogliatoio e canoe. Le case vacanze Sogni nel Blu, invece, sorgono nel centro dell’isola di Ustica, un piccolo gioiello di architettura mediterranea affacciato sul porto di Cala S. Maria con una incantevole vista mare.
Dove mangiare
Kikis’s Bar
Punto di riferimento dell’isola per uno snack veloce e gustoso, il Kiki’s di Salvo Tranchina e Katia Zanca è aperto dalla prima colazione fino a tarda notte. Due le specialità da non perdere: l’insuperabile vastedda usticese, un panino imbottito con alalunga, scalogno e pomodoro; e le buonissime arancine ripiene di lenticchie, una ricetta davvero originale creata da Elsa Zanca. Via C. Colombo 35 – tel. 339 429 4532.
Il Faraglione
È il locale più famoso e trendy dell’isola, tappa imperdibile per una cena o un cocktail con gli amici. Alla guida del Faraglione ci sono i fratelli Giorgio e Gabriele Tranchina, espressione della nuova generazione volenterosa di Ustica. La struttura si caratterizza per i tipici colori delle isole del Mediterraneo, il bianco e il blu, con due terrazze affacciate direttamente sul mare. Giorgio si occupa dell’accoglienza in sala mentre Gabriele tiene le redini della giovane brigata di cucina che reinterpreta in chiave contemporanea le ricette della tradizione siciliana. Le specialità da provare sono le bruschette di gambero di Ustica e zeste di limone, le mezze maniche con crema di tenerumi, la ricciola con crema di lenticchie. In chiusura un dessert delicato ed elegante, la pesca cotta a bassa temperatura con capperi di Ustica caramellati e sorbetto allo Zabhib, il passito dell’azienda Hibiscus. Buonissime anche le pizze. Via Pio La Torre – tel. 366 3751213.
Ristorante Carruba
Nascosto in un caratteristico vicolo di pietre in prossimità del vecchio mulino, Carruba è l’indirizzo da segnare nel proprio taccuino di viaggio. Questa osteria propone le ricette tipiche della cucina isolana e un’eccellente proposta di piatti vegetariani. Tutti i prodotti utilizzati in cucina sono quelli coltivati nei terreni della famiglia proprietaria, in contrada Ogliastrello. Ad accogliere gli ospiti in sala c’è la giovane Martina Natale. Il consiglio è quello di assaggiare la zuppa di lenticchia, piatto tradizionale di Ustica e la zucca arringata con caciocavallo, origano, pangrattato e pomodorino. Altra ghiottoneria sono i parapandoli, tipici gamberetti usticesi serviti crudi e marinati con olio e limone. Via Tre Mulini – tel. 389 6306378.
Terrazzino
Piccola trattoria nella piazza del paese dove gustare i piatti con il freschissimo pescato del giorno come polpette di pescespada in agrodolce e la ricciola alla griglia. Tra le specialità da provare al Terrazzino ci sono le ricette con il pesto con basilico, mandorle, pomodoro, aglio, acciughe e l’immancabile zuppa di lenticchie. Piazza Umberto – tel. 388 8990301.
Ailanto Park
Da non perdere l’aperitivo al tramonto all’Ailanto Park, ormai tappa fissa durante un viaggio a Ustica. Nel 2019 il giovane Tony Basile ha recuperato e salvato dall’incuria una grande area verde dell’isola, ricca di piante autoctone e sentieri con rocce a strapiombo sul mare. In questo spazio polifunzionale si organizzano, nel corso della giornata, attività per tutte le età: aperitivi con prodotti a km zero, concerti, spettacoli e laboratori teatrali per bambini e ragazzi. Contrada Falconiera – tel. 333 505 9783.
Dove comprare
Specialità di Maria Cristina
Maria Cristina Natale è un’istituzione per gli abitanti dell’isola. Nella sua bottega ricavata all’interno dell’antico mulino troverete le migliori specialità artigianali della tradizione gastronomica usticese: lenticchie, legumi, capperi, pesce sott’olio, salse, sughi di pesce, spezie, confetture e marmellate da portare a casa come gustoso ricordo. Via Petriera 7 – tel. 091 8449001.
Attività per terra e per mare
Archeo Tour
Il Museo Archeologico di Ustica – aperto la sera fino a mezzanotte – organizza visite guidate e tour archeologici a cura di giovani esperti e storici dell’arte locali, alla scoperta dei ritrovamenti del villaggio preistorico dei Faraglioni e della Necropoli di età ellenistica e tardo-romana. Largo Gran Guardia Ustica – tel. 392 979 2883.
Trekking
Se siete amanti delle passeggiate all’aria aperta, non dimenticate le scarpe da trekking. I percorsi naturalistici della Riserva Naturale Orientata Isola di Ustica regalano panorami mozzafiato. Il giro dell’isola a piedi lo si percorre in tre ore di passeggiata (10 km circa), meglio se in compagnia di una guida giovane ed esperta come Annalisa Patania, con cui scoprire tutti i segreti delle piante mediterranee tipiche di Ustica. In alternativa ci sono diversi sentieri. Tra i più suggestivi il Sentiero del Mezzogiorno (tragitto di quasi 5 km di facile percorrenza in un’ora e mezzo circa) che si snoda tra il centro abitato e Punta Gavazzi, lungo l’intera costa meridionale dell’isola, toccando alcune tra le più belle località di Ustica: Grotta Azzurra, Grotta delle Barche, con accesso al mare, Punta Galera, Punta dell’Arpa, Piscina naturale. Annalisa Patania, guida esperta – tel. 339/2669707.
Passeggiate al tramonto e in notturna
La cooperativa Ciprea, formata da giovani usticesi, organizza passeggiate nei punti più segreti di Ustica come gli ipogei romani, le rovine dell’età del medio bronzo e quel che resta dei fortini legati alle avventurose storie piratesche. Il consiglio è quello di prenotare un tour al tramonto o la sera per ammirare il cielo stellato in tutta la sua bellezza. Tel. 339 743 6043.
Giro in barca delle grotte in gommone
Le acque cristalline restano l’attrazione principale di Ustica, per un periplo guidato dell’isola ci si affida all’esperienza della ditta Gianni & Vituzzo che con moderne imbarcazioni accompagnano i visitatori nelle meravigliose grotte accessibili solo dal mare.
Immersioni
Orca Diving Ustica è il punto di riferimento per le immersioni più entusiasmanti tra i fondali dell’isola e offre pacchetti per subacquei di tutti i livelli.
Il consiglio dell’insider: bagno alla Punticedda
Per un bagno al mare memorabile, il consiglio di Margherita Longo di Hibiscus è quello di spingersi fino alla Punticedda, una spiaggia di ciottoli appartata e poco frequentata dai turisti: è qui infatti che si rifugiano gli usticesi per un tuffo rigenerante. Questa piccola caletta si trova nella estrema punta nord, la parte più verde dell’isola. L’acqua ha tutte le sfumature del blu e i suoi fondali sono la gioia per chi pratica immersioni subacquee.
Info generali
L’isola di Ustica si raggiunge via mare: collegamenti tutto l’anno dal porto di Palermo con aliscafi veloci e traghetti. Per ulteriori informazioni consultare la pagina dell’associazione Turistica VisitUstica che raggruppa i principali operatori dell’ospitalità dell’isola.
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