Nel corso del 2021 le sempre più evidenti conseguenze del cambiamento climatico hanno avuto un ruolo determinante nel risvegliare il senso di responsabilità e il dovere civico verso la necessità di adottare buone pratiche in grado di contribuire al benessere del pianeta. Una di queste riguarda la lotta allo spreco alimentare, un problema che non solo ha un grande impatto sull’ambiente, ma anche sull’economia e sulla società. In Italia, negli ultimi anni, sono stati fatti grandi passi avanti sia sul fronte delle abitudini dei consumatori sia sugli accorgimenti antispreco da parte dei produttori. Se il 2020 abbiamo ad esempio assistito a un salvataggio record di tonnellate di rifiuti domestici e all’adozione di modelli di economia circolare per la riduzione degli sprechi da parte di molte aziende agrifood, il 2021 è stato caratterizzato da un impegno nazionale ancora più concreto e al susseguirsi di numerose iniziative e campagne di sensibilizzazione. Andiamo allora a scoprire alcuni dei progetti e degli eventi più significativi del 2021, che rappresentano delle vere e proprie best practice da cui prendere esempio per un futuro sempre più “zero sprechi”.
App tecnologiche, un solido aiuto per combattere lo spreco di cibo
Il 2021 è stato l’anno del consolidato successo di Too good to go, la nota app che, oltre a continuare a dare un contributo significativo nella vendita a basso costo del cibo invenduto, ha da poco anche lanciato l’iniziativa Etichetta Consapevole. Con questa campagna Too good to go ha da un lato incoraggiato le aziende alimentari a utilizzare un’etichetta con la dicitura «spesso buono oltre» e dall’altro ha invitato i consumatori a ricorrere ai propri sensi per giudicare un prodotto scaduto prima di gettarlo via. Come dichiarato da TGTG «l’Etichetta Consapevole è parte del Patto contro lo Spreco Alimentare, un’unione virtuosa di 18 aziende, Croce Rossa Italiana e Altroconsumo che abbiamo lanciato a inizio 2021: a ottobre annunceremo i 5 nuovi aderenti. Ogni partner ha scelto quale azione concreta e di sensibilizzazione portare avanti per cercare di essere il più incisivi possibili contro lo spreco alimentare a 360 gradi».
A proposito di etichette e scadenze, è venuta in aiuto dei consumatori italiani anche la nuova app PucciFrigo, gratuita e disponibile per dispositivi Android. Grazie a questo strumento è possibile monitorare, con tanto di promemoria, la durata dei prodotti conservati nel frigo e nella dispensa, così da avere sempre a disposizione un inventario aggiornato della propria spesa e non buttare via niente. L’interfaccia è semplice e intuitiva e i cibi vengono mostrati felici o tristi a seconda della vicinanza alla scadenza, il che rende l’utilizzo dell’app ancora più piacevole.
Davvero utili e originali anche altre due app, sviluppate quest’anno per contribuire alla lotta agli sprechi in due diverse città d’Italia. La prima, Squiseat, è già disponibile da qualche mese ed è nata dall’idea di una startup di Bologna: consente di ordinare a metà prezzo i propri piatti preferiti, scegliendo da un elenco di ricette e attività locali di ristorazione.
La seconda è Recup, ed è pronta per essere lanciata a settembre. Si tratta dell’app ufficiale dall’omonima associazione non-profit che, dal 2016, sta recuperando tonnellate di prodotti ortofrutticoli dai mercati stradali di Milano, grazie al sostegno di oltre 200 volontari. L’applicazione consentirà di mappare i mercati e di gestire in maniera ancora più efficace questa preziosa attività di monitoraggio e distribuzione di cibo.
Iniziative 2021 antispreco, tra festival, hub e progetti innovativi
Le app innovative, come abbiamo visto, si stanno dimostrando sempre più un solido e valido strumento per la lotta agli sprechi, ma sono solo una parte di un fermento di idee e progetti “zero waste” messi in atto nel corso del 2021.
Oltre alle iniziative portate avanti da anni dal Banco Alimentare, che opera sul territorio nazionale per il recupero di prodotti alimentari dalla grande distribuzione e dalle mense, e all’ottava edizione della Giornata Nazionale di Prevenzione dello Spreco Alimentare, che si celebra il 5 febbraio, tante sono state le iniziative locali pensate per informare, sensibilizzare e aiutare i consumatori.
Nel corso dell’estate, ad esempio, nella suggestiva e ampia location di Parco Dora di Torino si è svolto l’Agosto Salvacibo, ovvero un appuntamento settimanale grazie al quale sono stati distribuiti circa 1000 kg di frutta e verdura recuperati dai mercati cittadini. Questo progetto, oltre a fronteggiare il problema dell’insicurezza e della povertà alimentare, è stato pensato anche per informare i cittadini sulle pratiche antispreco.
Sempre in estate, a luglio 2021, si è svolto a Roma alla Città dell’Altra Economia, Eccediamo, il festival del cibo giusto per tutti. Accanto a talk e dibattiti sul tema delle eccedenze di cibo e alla vendita di prodotti agroalimentari laziali, il festival ha visto la partecipazione di associazioni e ospiti di rilievo e ha compreso alcune originali iniziative tra cui i laboratori pensati per trasformare i bambini in “Avanzers”, i supereroi che lottano per sconfiggere lo spreco.
Anche a Milano c’è aria di fermento sul fronte dei progetti “zero waste”. Nel corso del 2021, infatti, c’è stata l’inaugurazione di un terzo hub di quartiere, gestito dalla Onlus Terre des Hommes, contro lo spreco alimentare. Questo spazio a Gallaratese non solo si occupa del salvataggio del cibo in eccedenza del quartiere e nella sua redistribuzione alle persone in difficoltà, ma si occupa anche di market solidali e attività educative e formative. Sempre a Milano è stato inoltre aperto il secondo negozio di vendita di frutta e verdura imperfetta, nonché laboratorio di trasformazione alimentare, curato dall’innovativa start up Bella Dentro; questo progetto, lanciato nel 2017, sta salvando tonnellate di prodotti ortofrutticoli buoni e sani che vengono scartati per motivi puramente estetici, proponendo soluzioni concrete che riguardano tutte le fasi della filiera.
A Milano il primo impiego di “IA zero waste” nella ristorazione
Oltre alle iniziative che riguardano lo spreco alimentare della filiera agroalimentare e quello domestico, quest’anno è stato fatto un importante passo avanti anche sul fronte della ristorazione. Per la prima volta in Italia, infatti, è stato lanciato un progetto pilota che sfrutta la tecnologia dell’intelligenza artificiale per monitorare con assoluta precisione e ridurre gli sprechi di cibo. La sperimentazione è a cura del gruppo Elior, da anni attivo nel mondo della ristorazione internazionale, in collaborazione con la startup Winnow e questo primo impiego è stato avviato da qualche mese presso il ristorante di Elior Fourchette a Milano.
Grazie a una telecamera posizionata sopra ai rifiuti della cucina del ristorante e alla nuova tecnologia AI, il sistema riconosce e analizza il cibo sprecato e fornisce alla brigata dati preziosi per capire come intervenire. Capire quale categorie di cibi vengono maggiormente apprezzate e quali scartate, consente ad esempio di aggiustare il tiro sugli ordini di prodotti alimentare da acquistare e, di conseguenza, anche sull’elaborazione di futuri menù.
Come ci racconta Ilaria Vitale head of marketing, communication and CSR di Elior, «Il progetto pilota che abbiamo avviato nel nostro ristorante Fourchette di Milano insieme a Winnow sta restituendo risultati confortanti. Prima di tutto, il nostro personale in cucina ha a disposizione report dettagliati che permettono di identificare i punti critici di generazione degli sprechi. Inoltre, anche i clienti hanno fin da subito mostrato sensibilità e soprattutto un cambio di abitudini: per le prime due settimane sono stati affiancati da due esperti che hanno mostrato loro il funzionamento e le finalità del progetto e possiamo dire che stiamo già vedendo i primi positivi risultati in termini di riduzione dello spreco».
Foto
Sprechi di cibo 2021_Too Good To Go.
Food waste 2021_Etichetta Consapevole_mock up.
Food waste-800-Norcal Waste System Flickr.
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