L’Alto Adige, si sa, è meta turistica per eccellenza: i turisti arrivano infatti da tutto il mondo per godersi le meraviglie naturalistiche, praticare attività di montagna e assaggiare piatti locali grazie alle sue unicità. Amata follemente dai turisti, la regione si suddivide in diverse zone dove l’Alta Badia, nello specifico, è il suo centro nevralgico sportivo, nonché volto della gastronomia regionale.
La valle dei gourmet
Nel cuore delle Dolomiti, Patrimonio Mondiale UNESCO, su un territorio di soli 15 km², brillano ben cinque stelle Michelin: Norbert Niederkofler del Ristorante St. Hubertus de l’Hotel Rosa Alpina di San Cassiano ha nel suo carnet tre Stelle Michelin “classiche” e la nuova “Stella verde”, premio per la cucina sostenibile. Una stella Michelin è invece dello chef Nicola Laera del Ristorante La Stüa de Michil presso l’Hotel La Perla.
Oltre alle stelle, la ristorazione in generale spicca: i ristoranti d’Hotel puntano infatti all’attenzione al dettaglio e cura al cliente, cavalli di battaglia di una perfetta ospitalità. Anche i rifugi sono ben più di semplici punti di sosta: sono il ritrovo di buongustai da tutto il mondo e hanno contribuito a fare di questa valle un ‘eccellenza gastronomica.
Le stagioni: nuova vita all’autunno
L’estate, con le sue passeggiate, arrampicate (per i più coraggiosi), escursioni in Mountain bike e l’inverno con lo sci alpino e d’alpinismo, sono sicuramente le due stagioni più vissute e amate. Ma quelle di mezzo, come l’inizio dell’autunno, non hanno nulla da invidiare. Qui la nicchia è privilegiata, anche grazie ad alcuni eventi mirati, volti a valorizzare e far conoscere il territorio in tutte le sue forme. Uno di questi, ‘I sapori d’autunno‘, iniziativa in programma fino al 26 settembre, per esaltare questo periodo dell’anno grazie ad appuntamenti gastronomici con chef stellati e prodotti del territorio. 5 rifugi, 5 chef stellati, insieme ai prodotti locali, dove ogni rifugio viene abbinato ad un produttore e prodotto d’eccellenza della regione. Ogni rifugio presenta poi un menu dedicato al prodotto protagonista, creato in collaborazione con uno chef stellato che a sua volta vive e lavora in una località montana. Qui gli eventi passati e quelli da non perdere.
Non è solo il cibo il protagonista dell’autunno: tanti sono infatti gli eventi dedicati alla valle, dal vino alle escursioni. Per maggiori informazioni consultate il calendario degli eventi.
I prodotti da non perdere
Tanti sono i prodotti tipici locali da non perdere, come il famosissimo speck (o i salumi in generale), il miele, i formaggi di montagna, il vino e il pane con i semi di finocchio. E come piatti tipici? I canederli, le patate arrostite con speck e uova, la polenta con stufato e ovviamente lo strudel di mele!
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