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Barilla, 145 anni di impegno e innovazione

Tutto cominciò con un piccolo panificio

Se Parma è la città della pasta lo deve a Barilla. Come racconta Pietro Barilla in «La storia della mia vita da quando son nato», tutto era iniziato nel 1877 con un forno per il pane, un torchietto per la pasta, l’acqua da attingere alla fontana, e «non più di due sacchi di farina per volta». E poi tanto lavoro, anche 18 ore al giorno che coinvolgeva tutta la famiglia, bambini compresi.

In oltre 140 anni quel panificio è diventato una azienda che esporta i propri prodotti in più di 100 Paesi nel mondo, tuttora guidata dai fratelli Guido, Luca e Paolo Barilla, con oltre 8000 dipendenti e 13 brand.

La passione per l’arte e la bellezza, oltre alla pasta

Fin dall’inizio Barilla ha investito in tecnologie avanzate, nella ricerca e in un linguaggio pubblicitario innovativo. All’inizio del Novecento compravano i forni ad alta tecnologia a Stoccarda, negli anni Venti stampavano i primi calendari disegnati da artisti famosi, negli anni Cinquanta supportarono la rivista letteraria Palatina e un convegno sul cinema neorealista, negli anni Ottanta inaugurarono il monumento Campi di grano dello scultore Pietro Cascella e nel 1993 esposero per la prima volta la propria collezione d’arte con una mostra da 70 mila visitatori. La capacità di stare al passo con i tempi e il gusto del bello sono nell’anima dell’azienda dalle origini, e le hanno permesso di superare le sfide in un mercato sempre più competitivo.

Il manifesto illustrato

Negli ultimi anni, invece, è cresciuta esponenzialmente l’attenzione ai temi della sostenibilità, con l’impegno di Barilla a realizzare prodotti buoni da mangiare, ma anche «buoni per il pianeta». Concetti ben sintetizzati nei 10 punti del Manifesto del Grano Duro, che prevede filiere più controllate, riduzione delle emissioni di CO2 e del consumo di acqua, impiego di grano proveniente da 15 regioni italiane che applicano rotazione delle colture e adottano tecnologie innovative. Il risultato è una pasta prodotta in modo responsabile, di qualità, più gustosa e che tiene meglio la cottura. Anche per i nuovi impegni, la famiglia Barilla non dimentica la passione per l’arte, trasmessa di generazione in generazione. L’ultimo progetto è Grani D’Autore, che ha coinvolto 11 artisti italiani nel rappresentare i punti del Manifesto del grano duro Barilla. È nata così una storia illustrata della pasta fatta con grano duro selezionato 100% italiano, che racconta il lavoro dell’azienda per la valorizzazione di una filiera agricola di qualità, responsabile e sostenibile.

Dopo Milano e Parma, le illustrazioni sono ora esposte a Palazzo Madama, a Torino, dal 28 ottobre al 1° novembre 2021.

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