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Miriam Leone sul numero speciale di Vanity Fair dedicato alla nuova bellezza

«Mi sono sposata a 36 anni dopo una vita da single, libera, in giro per il mondo senza dipendere da un padre o da un marito. La mia idea di felicità? Sentirmi imperfetta. E capire che va bene così. Anzi, accusì». Il volto e le parole di Miriam Leone sono i protagonisti di un numero speciale di Vanity Fair dedicato alla nuova bellezza, in edicola da domani 13 ottobre. «Una bellezza che non ha confini ma solo orizzonti, come la mia Sicilia», continua Miriam Leone. «In fatto di corpi, delle loro forme, di armonia, di avvenenza, in molti continuano a dare per immutabili paradigmi e stereotipi che ci sono stati tramandati da qualche secolo, a volte solo da qualche decennio», spiega il direttore Simone Marchetti nel suo editoriale. «La bellezza però oggi non può più avere gabbie ma panorami capaci di aiutarci a capire chi siamo e come possiamo migliorarci».

All’interno del giornale, oltre allo speciale di 23 pagine dedicato alla rivoluzione della bellezza nella cosmesi e nell’industria beauty, un’inchiesta sulle clamorose dichiarazioni di Frances Haugen, ex manager di Facebook, che ha messo in luce i pericoli delle strategie del colosso social; una recensione d’autore del nuovo romanzo di J.K. Rowling, l’autrice di Harry Potter, firmata dalla scrittrice Viola Ardone; e un’intervista al fondatore del collettivo italiano degli “asessuali”, comunità che dichiara di non avere alcuna attrazione sessuale.

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