In occasione della Pre-Cop terminata a Milano i giorni scorsi, il primo ottobre si è tenuto ‘Race for our planet’, un evento ospitato a Villa Necchi Campiglio a Milano in collaborazione con Wilton Park e con il supporto del team degli High-Level Climate Champions, progettato per mostrare l’adesione alla “Race to Zero” e alla “Race to Resilience” ed esplorare ciò che questo significa in pratica. La conferenza, è stata ospitata dall’ambasciatrice britannica in Italia, Jill Morris, e dall’ alto rappresentante per il governo britannico per la Cop26 di Glasgow, Nigel Topping. I relatori hanno descritto il perché hanno scelto di impegnarsi e come stanno affrontando le sfide, concentrandosi sulle condizioni e le politiche necessarie per costruire la resilienza e raggiungere lo zero netto di emissioni.
COP26 a Glasgow
Il Regno Unito e l’Italia stanno infatti lavorando in stretta collaborazione per realizzare la COP26. Il vertice ONU sul clima si concentrerà sulla realizzazione degli obiettivi dell’Accordo di Parigi. È ampiamente riconosciuto che gli attori non statali – imprese, città, regioni, investitori, università e ONG – svolgono un ruolo fondamentale nel portare avanti iniziative concrete per affrontare il cambiamento climatico in tutto il mondo.
Raggiungere lo zero netto entro il 2050 è l’obiettivo numero uno della COP26. Solo raggiungendo questo obiettivo i paesi possono limitare l’aumento della temperatura a meno di 1,5 gradi. Allo stesso tempo, l’emergenza climatica è già in corso, con le temperature che salgono, le tempeste che imperversano e i raccolti che falliscono. È fondamentale promuovere una maggiore azione per mantenere i paesi, le comunità e le persone al sicuro dagli impatti del cambiamento climatico.
Le campagne: Race to Zero e Race to Resilience
Le campagne Race to Zero e Race to Resilience, condotte dall’ONU, offrono una piattaforma per gli attori non statali per riunirsi, portando l’impatto dell’ economia globale a zero e proteggendo i più vulnerabili dagli impatti climatici: La Race to Zero mobilita una coalizione di iniziative leader a zero, che ora coprono collettivamente quasi il 25% delle emissioni globali di CO2 e oltre il 50% del PIL. La Race to Resilience – la campagna sorella della Race to Zero – mira a costruire la resilienza di 4 miliardi di persone entro il 2030, catalizzando un cambio di passo nella resilienza climatica globale. Attraverso una partnership di iniziative, la campagna si concentrerà sull’aiutare le comunità in prima linea ad adattarsi agli impatti dei cambiamenti climatici, come il calore estremo, la siccità, le inondazioni e l’innalzamento del livello del mare.
Presto, salviamo il nostro pianeta!
“Race for Our Planet” è un evento acceleratore progettato per mostrare l’adesione alle suddette ‘gare’ ed esplorare ciò che questo significa in pratica. In questa cornice, si punta a promuovere anche la Glasgow Financial Alliance for Net Zero, che crea percorsi nella Race to Zero per tutte le parti del settore finanziario.
Obiettivi
Aumentare la partecipazione internazionale alla Race to Zero e nella Race to Resilience.
Incoraggiare azioni concrete nel mondo reale per raggiungere lo zero netto e costruire la resilienza.
Dimostrare l’impegno della società per un’economia decarbonizzata, costruendo uno slancio in vista della COP26 dove i governi devono rafforzare i loro contributi all’accordo di Parigi
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