“Ristorante stellato Michelin più economico di Milano”: è una delle chiavi di ricerche più utilizzate su Google. Sarà la crescente popolarità degli chef, sarà che andare al ristorante è uno dei piaceri della vita, ma è evidentemente che la gente scelga la qualità, ma a un ottimo prezzo. Abbiamo cercato la risposta alla domanda più popolare del web, ed ecco la risposta: il ristorante Joia di Milano, il primo ristorante vegetariano a conquistare una Stella Michelin nel lontano 1996. E a ricevere la Stella Verde per la sostenibilità sempre dalla Guida Michelin nel 2021. Il più economico, per scelta, per poter divulgare la filosofia di cui sono ricchi.
Il ristorante Michelin stellato più economico: il Joia
Fondato nel 1989 dallo chef Pietro Leemann, il Joia ha il vanto di essere il primo ristorante in Occidente a essersi totalmente dedicato alla cucina vegetariana e al contempo gourmet. Lo chef con un passato da Marchesi Boy, ha ricevuto una Stella Michelin nel 1996 ed è l’unico ristorante vegetariano stellato d’Italia. A più di trent’anni dalla sua apertura è ancora considerato in Europa e nel mondo il punto di riferimento delle cucine “green”, etiche e sostenibili. Dalle sue cucine sono usciti tanti ragazzi che hanno portato con sé la sua filosofia di approccio al cibo, e lo chef Leemann è anche un grande mentore. Il suo merito è quello di aver anticipato i tempi, cercando di portare il pubblico verso una dieta meno ricca di proteine animali; un’intuizione di molti anni fa e che oggi è al contempo una tendenza, una necessità etica, ecologia e un consiglio per la salute.
Un ristorante che educa al gusto vegetale e al rispetto del pianeta
Il desiderio e l’obiettivo di fondo del Joia è quello di divulgare una cucina a base vegetale, sana, amica del pianeta e di tutti gli esseri che lo abitano. Lo chef propone una cucina creativa e di grande contenuto culturale, Zen all’Occidentale nell’estetica e nell’equilibrio e per gusto amica dell’Italia, del made in Italy e del Mediterraneo. La qualità degli ingredienti – sempre biologici, biodinamici o da orti sinergici – è alla base del risultato in termini di gusto, ma anche per la salvaguardia del pianeta e del nostro paesaggio interiore. La ricerca delle materie prime da piccoli produttori locali è solo l’inizio, perché ogni piatto viene preparato al Joia dall’A alla Z. Dal pane ai fermentati, dai formaggi vegetali alle paste e alla pasticceria, tutto viene prodotto senza far ricorso a semilavorati o prodotti di sintesi. Il fatto che sia un ristorante vegetariano non lo rende però meno costoso perché mancano le proteine animali, ma per una scelta: voler far conoscere a tutti, onnivori soprattutto, la bontà di una cucina giusta e sostenibile. Basta seguirlo sui social per capirne il stile: al posto che promuovere i piatti o la filosofia dello chef, snocciolano pillole di saggezza e fanno comprendere la profondità del lavoro di genesi di ogni ricetta. Fuori da ogni moda.
I piatti iconici dello chef Leemann
Negli anni al Joia sono nati piatti che hanno lasciato il segno e che hanno contribuito a costruire la storia della cucina e che ha determinato il successo del Joia e quindi della cucina vegetariana. Tra le creazioni più famose dello chef si ricorda L’ombelico del mondo: un risotto che lo chef varia a seconda della stagionalità, ad esempio d’estate lo serve con finferli, pomodoro, pepe di Sarawak, profumo di rose. Sotto una coltre colorata è un elegantissimo piatto composto da pesto di sedano verde, cubi di ricotta affumicata, salvia croccante, broccoli, melagrana e altre sorprese, che serve nascondendole con una spume delicate allo zafferano e alla barbabietola. Dolce storico è il Gong, composto da una spuma vaporosa alla vaniglia, frutti di bosco, croccante all’amaretto, salsa alla vaniglia e lampone.
Il piatto quadro a 20€
Per un pranzo veloce ed equilibrato, il ristorante Joia serve da trent’anni a questa parte, il Piatto quadro. Si tratta di un piatto unico che cambia ogni giorno composto da un antipasto, un primo, un secondo, un contorno e un dolce. Si può decidere se con 4 assaggi a 20 € o con 5 a 25 €, incluso di acqua e caffè. Sul sito, ogni giorno, le ricette fra cui scegliere.
I menù degustazione
A pranzo si può scegliere un un menu breve a tre o quattro portate a 50 €. Alla sera sono previsti tre diversi menù degustazione: 80 €, 110 € e 125 €.
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A scuola dal maestro
Se siete amanti della filosofia del Joia e del suo chef avrete anche la possibilità di carpire i suoi trucchi e imparare i suoi piatti grazie alla Joia Accademy. I corsi insegnano a cucinare i piatti storici dello chef, ma anche cucina macrobiotica, panificazione; e poi ci sono gli incontri culturali teorici. Non hamburger vegani, Buddah bowl o strani pastoni a base di lupini presenti nei menù dei moderni locali vegan della città: qui si impara la vera alta cucina vegetariana.
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