Lenticchie, cotechino, dolci, ottima compagnia e carte da gioco. Sono soltanto alcuni degli ingredienti più importanti del cenone di Capodanno. Cos’altro non deve assolutamente mancare?
Lenticchie e melagrana portafortuna
Le lenticchie occupano un posto ben saldo in questo breve elenco. Sono tradizionalmente sinonimo di fortuna e ricchezza. Sono buone, ricche di ferro, carboidrati, fibre e sali minerali e inoltre sono ottime come contorno per lo zampone o il cotechino, pure loro immancabili a tavola per il cenone di Capodanno. Un altro cibo di buon auspicio per il nuovo anno è la melagrana, un frutto rosso e dolce che, secondo la tradizione, va immerso in un bel calice di vino per portare davvero fortuna. Lenticchie e melagrane vanno sì benissimo come contorno o come ingrediente magico per un drink di buona sorte, ma sono ottime anche da sole: le prime in umido, le seconde come snack ipocalorico.
Dodici acini d’uva per la buona sorte
Un altro alimento portafortuna, e dunque da non dimenticare quando si fa la spesa per l’ultimo dell’anno, è l’uva. Secondo la tradizione popolare, allo scoccare della mezzanotte è necessario mangiarne almeno dodici acini, uno per ogni mese del nuovo anno, per garantirsi prosperità e sorte proprizia. Sarà vero?
Noci, castagne e fichi secchi da gustare
Sinonimo di sicurezza, prosperità e antidoto contro la cattiva sorte sono poi le noci e le castagne, mentre riguardo ai fichi secchi (magari con un ripieno croccante di mandorle) non c’è alcuna tradizione antica che li evochi tra i cibi portafortuna. Ma poco importa: a tavola, quando c’è da salutare l’arrivo del nuovo anno, è difficile farne a meno.
Spaghetti, bollicine e capitone
Sarà forse per la loro forma allungata, ma tra i cibi immancabili per il cenone di Capodanno figurano anche gli spaghetti, che in alcune nazioni fanno persino rima con longevità. In alternativa: bucatini, fettuccine o noodles vanno comunque più che bene. L’importante è che non si consumi pasta corta per sfidare la sorte poco prima dei festeggiamenti di mezzanotte. E, a proposito, al giro di lancette più importante della serata è impossibile non accogliere il nuovo anno con le bollicine, champagne, spumante o prosecco che siano. Da segnalare anche il capitone, nome comune della femmina di anguilla, che viene preparato alla brace soprattutto al Sud.
Marzapane o pan di zenzero?
Oltre ai classici pandoro e panettone, anche il marzapane rientra fra i dolci da non dimenticare. A forma di omini, alberi di Natale, casette: le soluzioni per utilizzare con fantasia questa pasta a base di mandorle, zucchero e albume sono infinite. Negli Stati Uniti, al suo posto, per l’ultimo dell’anno spopola il pan di zenzero, che trova sempre più ammiratori anche in Italia.
Paese che vai, tradizioni che trovi
Tra le cose che non devono mancare per Capodanno ci sono anche i fagioli neri e il vischio, un rametto con le bacche bianche o gialle sotto il quale baciare il proprio partner allo scoccare della mezzanotte augurandosi un altro anno felicemente insieme. In Germania e Irlanda è invece il cavolo l’ingrediente portafortuna per eccellenza, mentre in Francia la frutta secca.
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