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Cosa mangiare il giorno dopo pranzi e cenoni

Dopo pranzi e cenoni ci si sente spesso gonfi, appesantiti e stanchi. Per aiutare l’organismo a recuperare le energie e contrastare i malesseri può essere d’aiuto avere un occhio di riguardo all’alimentazione soprattutto il giorno successivo. «Alcuni alimenti possono favorire l’eliminazione delle tossine e agevolare lo smaltimento degli eccessi, compresi i liquidi, accumulati per via della ricchezza di piatti e pietanze ad alto contenuto di sodio, zuccheri e grassi di scarsa qualità che caratterizzano i menù delle feste», spiega Maria Rosaria Baldi, biologa nutrizionistaEcco dunque cosa mangiare a pranzo e a cena il giorno successivo a pranzi e cenoni.

Per contrastare il senso di pesantezza: i cibi ok

I menù di pranzi e cenoni delle feste sono all’insegna di pietanze e portate ricche di zuccheri raffinati che abbinati al poco movimento favoriscono la sensazione di pesantezza e il gonfiore. «Il primo passo per liberarsene è consumare nei menù del pranzo e della cena del giorno successivo innanzitutto porzioni generose di verdure e ortaggi. Questi alimenti danno una mano al funzionamento del fegato. Apportano acqua e minerali che agevolano il lavoro dei reni e favoriscono l’eliminazione del sodio in eccesso e delle tossine. Le fibre di cui sono ottime fonti stimolano poi la motilità dell’intestino e insieme a tante altre sostanze agevolano i processi depurativi. I carciofi, per esempio, sono ricchi di polifenoli e cinarina, che aiutano a liberarsi del colesterolo in eccesso e allo stesso tempo hanno effetti depurativi e protettivi nei confronti del fegato. L’ideale è abbinare verdure e ortaggi a cibi proteici come la carne, prediligendo i tagli magri, che aiutano il metabolismo e allo stesso tempo, stimolano il lavoro del fegato. Sì poi a una piccola porzione di carboidrati complessi di cui sono buone fonti i cereali integrali in chicco, che aiutano a contrastare la voglia di zuccheri. Per aumentare la sazietà e contrastare la fame un’ottima strategia è condire i piatti con dell’olio extravergine d’oliva, che grazie ad acidi grassi essenziali e antiossidanti contribuisce a ripulire l’organismo».

Per combattere la stanchezza: i cibi ok

Uno dei malesseri più frequenti che può comparire nei giorni successivi a pranzi e cenoni è la sensazione di affaticamento e stanchezza scatenata dalle difficoltà digestive che spesso provocano insonnia. «Tra i nutrienti utili per combattere la sensazione di stanchezza ci sono sempre proteine e carboidrati, che agevolano la formazione di neurotrasmettitori che regolano i livelli di energia, l’umore e il ciclo sonno-veglia, come la melatonina». Quindi nei menù sì a cibi come il pesce. «Le alici e le sardine per esempio sono ottime fonti di fosforo e vitamine del gruppo B, che hanno una straordinaria azione anti stanchezza. Abbinate per esempio agli spinaci forniscono tanto triptofano, un aminoacido che favorisce la produzione della serotonina, un neurotrasmettitore che agevola il benessere psicofisico».

Un menù tipo da provare

A pranzo: insalata di farro, spinaci e fagioli condita con olio extravergine d’oliva.

A cena: petto di pollo ai ferri alle erbe aromatiche, insalata di carciofi crudi condita con olio extravergine d’oliva e limone e una fettina di pane integrale ai semi.

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