Cosa si mangia il giorno di Santo Stefano? C’è chi sfrutta gli avanzi dei giorni precedenti per un menù di recupero, ma ci sono anche le tradizioni alle quali ogni famiglia non può rinunciare, con ricette da preparare appositamente in questa data.
Quel che è certo è che il 26 dicembre è un giorno di festa a tutti gli effetti e il pranzo deve essere speciale.
Nella gallery in alto abbiamo raccolto un po’ di ricette ideali per un menù di Santo Stefano festoso e ricco di gusto.
Curiosità: perché si festeggia Santo Stefano?
Il 26 dicembre si celebra Stefano protomartire, il primo cristiano ad aver dato la vita per testimoniare la propria fede in Cristo e per la diffusione del Vangelo. Fu infatti il primo dei sette diaconi scelti dalla comunità cristiana per aiutare gli apostoli nel ministero della fede e, intorno all’anno 36 d.C., fu condannato alla lapidazione per blasfemia.
In Italia il giorno di Santo Stefano è stato proclamato festa nazionale solo nel 1947, per prolungare le vacanze di Natale con due giorni festivi consecutivi.
Non mancano altre ricorrenze popolari, come la celebre Festa delle Propaggini a Putignano, in Puglia. Il 26 dicembre, infatti, si celebra il “Carnevale più lungo del mondo”, durante il quale gli artisti di strada si esibiscono in piazza su temi politici e di attualità, come augurio per un futuro migliore. L’origine della festa risale addirittura al 1394, anno in cui le reliquie di Santo Stefano vennero spostate dall’Abbazia di Monopoli a Putignano, nella chiesa di Santa Maria La Greca.
Ma passiamo al menù di Santo Stefano!
Santo Stefano: come riciclare gli avanzi
Se a Natale preparate le lasagne, siete già un passo avanti: il giorno dopo saranno ancora buonissime, vi basterà semplicemente riscaldarle in forno.
Se invece dovete riciclare la pasta, divertitevi con frittate e timballi da arricchire con salumi e formaggi. Con una semplice gratinata in forno sarà tutto più goloso.
A proposito di affettati – altro grande classico fra gli avanzi delle feste – assicuratevi di avere a disposizione pasta sfoglia o brisé già pronta: quiche e torte salate sono le ricette antispreco per eccellenza poiché potete farcirle con qualsiasi cosa, dai salumi alle verdure.
Infine, può capitare di dover consumare anche della carne o del pane: utilizzateli per preparare polpette e polpettoni che sicuramente renderanno felici gli ospiti.
A tutto brodo
Dopo i bagordi del 24 e del 25, in molte case il pranzo di Santo Stefano è decisamente più light. Chi preferisce un menù leggero, ma allo stesso tempo gustoso, punta a ricette classiche come brodi, zuppe e minestre. Fra le più diffuse ci sono sicuramente i tortellini o i passatelli in brodo.
Pandoro e panettone creativo
Dopo essersi goduti per ben due giorni di fila panettoni e pandori “al naturale”, Santo Stefano è il momento giusto per provarli in una veste diversa, magari accompagnandoli con creme e ripieni golosi oppure trasformandoli completamente. Quelle fette di pandoro e panettone fra una confezione già aperta e l’altra possono diventare addirittura dei toast salati.
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