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Pizzoccheri valtellinesi: la ricetta e i buoni consigli di chef Negrini

Alessandro Negrini, valtellinese doc, nella cucina del Luogo di Aimo e Nadia a Milano che guida con Fabio Pisani
Le strisce di grano saraceno sono il principale attore nella ricetta
Verze e patate sono la componente vegetale
Il formaggio deve essere semigrasso: i valtellinesi usano il Casera ma va bene anche un normale Latteria

Dici pizzoccheri e pensi subito alla Valtellina. Dici Valtellina e pensi immediatamente al suo cuoco più famoso: Alessandro Negrini, classe 1978,  figlio di Caspoggio in Valmanenco e chef della famosa insegna milanese Il Luogo di Aimo e Nadia, insieme al pugliese Fabio Pisani. Ha avuto come maestri Nadia Santini e soprattutto Aimo Moroni, che nel 2005 ha affidato ai due ragazzi il compito di proseguire la bellissima storia del ristorante bistellato Michelin in via Montecuccoli 6. Per i pochissimi che non lo conoscono, i pizzoccheri valtellinesi, che hanno la loro capitale a Teglio dove ha sede la loro Accademia, è un superbo e ricco piatto unico, ben poco preparato lontano dalla Valtellina. Già nella contigua Valchiavenna, i pizzoccheri diventano dei gnocchetti bianchi che ricordano gli spaetzli. «In Valtellina diciamo che è un goloso calmante, per mangiarne in abbondanza», scherza Alessandro Negrini, «la verità è che un tempo i medici del territorio regalavano foglie di grano saraceno, il primo componente dell’impasto, per il loro potere calmante».

Attenzione a tre punti

Negrini ci ha regalato la ricetta, illustrandola nei minimi dettagli per realizzare un capolavoro tra le mura domestiche. E comunque sottolinea il luogo comune errato sulla pesantezza del piatto. «In realtà, è digeribile più di tanti altri. L’importante è non dimenticare tre aspetti.

Il primo: è importante che la farina di grano saraceno sia macinata a pietra, setacciata fine con attenzione.

Il secondo: è importante che le verdure cuociano all’interno dell’acqua in cui finiranno i pizzoccheri perché fa parte di un equilibrio di sostanze che poi andranno a finire nel piatto.

Il terzo: utilizzare la dose corretta di burro e non bruciarlo, molti pensano che sia quello a sciogliere il formaggio, invece è il calore della marmitta dove ci sono i pizzoccheri e le verdure.

Che vino abbinare ai pizzoccheri? «Molti scelgono un rosso della mia Valtellina, ma io sono per una bollicina che rinfresca e pulisce i sapori intensi dei pizzoccheri. Oppure un vino bianco aromatico, come il Traminer», risponde lo chef. E ora la sua ricetta.

Pizzoccheri valtellinesi, la ricetta di chef Negrini

Ingredienti

400 g di farina di grano saraceno (macinato a pietra)
100 g di farina 0 (macinata a pietra)
285 g di acqua (a 50°)
80 g di burro (meglio se di malga)
180 g di formaggio semigrasso (l’ideale è il Latteria oppure il Casera valtellinese)
240 g di patate
200 g di verza
40 g di Grana Padano DOP
2 spicchi di aglio
60 g di sale marino integrale

Procedimento

Per i pizzoccheri
Iniziare versando in una ciotola la farina 0 e quella di grano saraceno, mescolare bene e aggiungere l’acqua alla temperatura di 50° : questo farà si che gli amidi del grano saraceno si amalgamino più facilmente.

Iniziare a lavorare gli ingredienti a mano nella ciotola, trasferire il tutto su una spianatoia leggermente infarinata con farina di grano saraceno e lavorare l’impasto in maniera energica: l’impasto va maneggiato con cura per ottenere una consistenza il più possibile elastica.

Appiattire la palla, spolverizzarla con poca farina di grano saraceno e iniziare a stendere l’impasto con il mattarello: bisogna ottenere un disco di circa 2-3 mm di spessore.

Rifilare i bordi per pareggiare il disco ottenuto, in modo da ricavare un rettangolo, spolverizzare leggermente la superficie con altra farina di grano saraceno e tagliare con un coltello dalla lama affilata, in strisce di circa 7 cm di larghezza.

Sovrapporre tre strisce una sopra l’altra, se necessario spolverizzando con un po’ di farina di grano saraceno.

Con questo metodo sarà più veloce ricavare i pizzoccheri in maniera precisa, tagliando le strisce sovrapposte in fettucce dello spessore di circa 0,5-1 cm.

Per il condimento
Mettere sul fuoco un tegame con sei litri di acqua; nel frattempo pulire la verza, sfogliandola e tagliandola a fette, eliminando la parte coriacea.

Pelare le patate e tagliarle in pezzi piuttosto grandi e uniformi perchè la cottura risulti omogenea.

Quando l’acqua bolle, salare con 60 g di sale.

Mettere le patate a lessare da sole per circa due minuti.

Intanto affettare sottile il formaggio semigrasso, a temperatura ambiente.

Cotte le patate, unire le verze.

Per la rifinitura
Dopo circa quattro minuti si versa metà dose di pizzoccheri, distribuendoli lentamente a pioggia con l’aiuto del manico di un mestolo di legno, girarli delicatamente per evitare che si attacchino, quindi aggiungere i restanti pizzoccheri.

Mescolare ogni tanto mentre cuociono per circa 4 minuti.

Tagliare gli spicchi d’aglio in camicia a metà poi versare in un tegamino il burro e farli scioglierli insieme.

Il burro dovrà fondersi e insaporirsi con l’aglio e va lasciato andare a fuoco medio-basso, fino ad ottenere un color nocciola.

Preparare intanto un tegame ampio e basso, che va scaldato ponendolo in equilibrio sulla pentola dell’acqua di cottura dei pizzoccheri.

Abbassare il fuoco sotto la pentola senza spegnerlo: aiutandosi con una schiumarola, iniziare a scolare i pizzoccheri molto bene per non trasferire acqua nel tegame caldo e creare un primo strato sul fondo.

Senza mescolare mai in queste fasi, distribuire uno strato di formaggio, proseguire con un altro strato di pizzoccheri e ripetere il passaggio fino a terminare con l’ultimo strato di pizzoccheri e formaggio.

Insaporite con il grana grattugiato.

Riappoggiare il tegame con i pizzoccheri sopra quello con l’acqua di cottura ancora caldo e coprire con un canovaccio: in questo modo il calore aiuterà il formaggio a sciogliersi.

Alzare nel frattempo il fuoco sotto il tegamino in cui si è sciolto il burro con l’aglio.

Questo aggiungerà degli aromi al piatto, senza incidere sulla digeribilità.

Rovesciare quindi il burro caldo sui pizzoccheri.

Togliere gli spicchi di aglio e solo ora mescolare i pizzoccheri, delicatamente.

Impiattare, ben caldi.

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