Siamo oramai abituati a mangiare noci, mandorle, nocciole, pistacchi come spuntino spezzafame e sempre più di rado a conclusione di pranzo e cena. Eppure la frutta secca è ottima anche da magiare a fine pasto non solo a Natale e Capodanno, ma in qualsiasi giorno dell’anno. «Quella al naturale offre una combinazione di nutrienti che avvantaggia la salute e la linea, a patto ovviamente che sia inserita in una dieta sana ed equilibrata», spiega Valentina Galiazzo, biologa nutrizionista specializzata in biochimica clinica. «Consumata senza superare i 30-40 grammi al giorno arricchisce il pasto di tutta una serie di micro e macronutrienti utili senza rischiare di esagerare con le calorie». Ecco perché è una buona idea mangiarla anche a fine pasto.
Aumenta la sazietà e riduce il rischio di accumulare grasso
La frutta secca è un vero e proprio regolatore naturale dell’appetito. Aggiungere per esempio alla classica macedonia di frutta un cucchiaino di noci è un buona strategia per rimanere in forma. «I lipidi, prevalentemente polinsaturi della frutta secca a guscio rallentano l’assimilazione degli zuccheri della frutta e delle altre portate del pasto che potrebbero favorire una produzione eccessiva dell’ormone insulina. Il contenuto di fibre poi fa sì che lo svuotamento dello stomaco rallenti e permette di ottenere un senso di sazietà maggiore». Il consiglio? «Scegliete noci, mandorle, pistacchi, nocciole da sgusciare: rispetto alla frutta venduta già senza guscio assicurano un maggiore contenuto di acidi grassi essenziali, tra cui Omega 3 e Omega 6 che favoriscono la sazietà». La frutta secca è anche un’ottima alleata per contrastare la classica pancetta. «Grazie sempre alla ricchezza di acidi grassi essenziali mono e polinsaturi previene i processi infiammatori che favoriscono l’accumulo di grasso viscerale. Grazie invece alla presenza di acido oleico, innalza il colesterolo buono e contrasta quello cattivo». Il consiglio? «Evitate quella tostata e salata: è più calorica e ricca di sodio e contiene meno antiossidanti».
Agevola i processi digestivi
«Le mandorle, le noci, ma anche le nocciole e i pistacchi offrono un buon contenuto di polifenoli, composti altamente antiossidanti che favoriscono la produzione di bile e il lavoro epatico e agevolano l’eliminazione delle tossine, delle scorie e delle sostanze di scarto che si accumulano soprattutto se a tavola si mangiano cibi fritti, molto grassi e ricchi di zuccheri», dice la nutrizionista Valentina Galiazzo. «Le fibre invece di cui sono anche fonte aiutano a contrastare i batteri patogeni dell’intestino e agevolano il transito intestinale». La dritta in più? «Mangiate mandorle, noci e in generale le varietà di frutta a guscio con tutta la pellicina. Vi assicurate in questo modo una quota maggiore di fibre benefiche».
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