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Cin Cin: 15 vini da provare

Dove e cosa bere: vi proponiamo 15 indirizzi da andare a trovare, insieme ai corrispettivi 15 vini da assaggiare. Non vi resta che scoprirli tutti!

Berlucchi, Corte Franca (BS)

Quest’anno si festeggiano i sessant’anni della creazione del primo Franciacorta, che nacque nel 1961 proprio da Berlucchi. È il momento giusto per visitare le cantine storiche, dove è ancora custodita una bottiglia dell’ epoca, e il cinquecentesco Palazzo Lana, con preziosi arredi e splendidi affreschi. berlucchi.it

Il vino: Franciacorta Satèn ’61

Cremoso e fruttato, sceglietelo per un aperitivo con tartine al prosciutto di Parma.
20,50 euro

Castello di Semivicoli, Casacanditella (CH)

Sulle colline Teatine, a metà strada tra l’Adriatico e la Maiella, nel wine resort della famiglia Masciarelli le architetture secentesche fanno da sfondo alle opere d’arte contemporanea collezionate da Marina Cvetic. masciarelli.it

Il vino: Trebbiano d’Abruzzo 2018 Castello di Semivicoli

Iodato, con aromi di mela e albicocca. Con grigliata di pesce dell’Adriatico.
22 euro

Abbazia di Novacella, Varna (BZ)

Il complesso monastico, fondato nel 1142, da solo vale la visita, soprattutto ora che il museo è stato arricchito con due nuove sale che illustrano la storia delle attività economiche e didattiche di Novacella, e che nel «gabinetto cinese» sono state riportate alla luce pitture risalenti al1775. Gli appassionati divino possono visitare anche cantina e vigneti, prima della degustazione. Vale la pena di fare un salto nell’enoteca, dove sono in vendita tutte le etichette del monastero insieme ad altri prodotti tipici di produzione propria. kloster-neustift.it

Il Vino: Alto Adige Valle Isarco Kerner Praepositus 2019

Bianco aromatico e sapido, e profuma di frutta. Sta bene con lo speck. 12 euro

Fontanafredda, Serralunga d’Alba (CN)

Vittorio Emanuele II comprò la tenuta nel 1858per il suo grande amore,Rosa Vercellana. La rivistaamericana Wine Enthusiast l’ha eletta Migliore cantinaeuropea dell’anno. Oltre agli assaggi dei Barolo e degli altri vini di Langa, a Fontanafredda si viene per il Villaggio Narrante, una riserva bionaturale di 120 ettari con boschi, noccioleti, vigneti, oltre 40.000 varietà di piante e le vecchie abitazioni del borgo; il ristorante stellato Guido; l’osteria; l’hotel diffuso, per vivere da vicino il territorio delle Langhe, Patrimonio dell’Umanità Unesco. fontanafredda.it

Il vino: Alta Langa Blanc de Blancs

Fragrante Chardonnay Metodo Classico. Con uovo in camicia, parmigiano e tartufo nero. 22,50 euro

Tenuta San Leonardo, Avio (TN)

Più di mille anni fa era un monastero, da tre secoli è la residenza dei marchesi Guerrieri Gonzaga e culla di uno dei grandi rossi italiani, il San Leonardo. La visita parte dal vecchio borgo, passa tra i vigneti circondati dai boschi, tocca curati giardini, come quello della padronale Villa Gresti, costruita a fine Ottocento in stile Liberty. Si prosegue verso l’orto monastico, con la collezione di rose e di erbe officinali, e si arriva al piccolo museo della civiltà contadina con una collezione di trattori storici. La degustazione si tiene nell’ex refettorio del monastero. sanleonardo.it

Il vino: San Leonardo 2016

A base di Cabernet sauvignon, Carménère e Merlot, è un rosso aristocratico. Con cervo e polenta. 77 euro

Cantina Storica Barricaia
Cattedrali Sotterranee a Canelli
FLORIO: Riserva Targa
Fontanafredda: Alta Langa Blanc de Blanc
Bertani: Amarone della Valpolicella Classico
Berlucchi: Franciacorta Satèn ’61
Castello di Semivicoli
Castello di Semivicoli Trebbiano
Chianti Classico DOCG Riserva 2017
Castello Monaci: Kreos
Conte Vistarino: Villa Fornace
Rocca Bernarda
Rocca Bernarda: Ribolla Gialla
Cantina Bertani
Abbazia di Novacella: Kerner Praepositus 2019
Poggio Casciano
Poggio Casciano: Modus
Possessioni Serego Alighieri: Montepiazzo 2017
ph Mattia Pagani - Berlucchi, Palazzo Lana
Tenuta San Leonardo: San Leonardo 2016
Cantina Florio
Venturini Baldini-Spergola T.E.R.S.
Valdobbiadene Superiore di Cartizze DOCG Brut La Rivetta
Villa Sandi
Fontanafredda
Venturini Baldini
San Leonardo: Villa Gresti

Bertani, Grezzana (VR)

Innamorato della Borgogna, Gaetano Bertani impara a fare vino in Francia, dal professor Guyot (quello che ha dato il nome a un sistema di allevamento della vite), per poi tornare in patria e rivoluzionare la viticoltura dellaValpolicella: i vini dell’azienda nel 1923 ottengono il brevetto della Real Casa, mentre nel 1958 la cantina mette in vendita la prima annata di Amarone. Durante la visita, si passa anche dalla«libreria» che custodisce oltre 200.000bottiglie di Amarone, compresa la prima annata, per un valore di oltre 20 milioni di euro, e da un museo con gli attrezzi di vinificazione di un tempo.bertani.net

Il vino: Amarone della Valpolicella Classico

Elegante icona del territorio, profuma di ciliegie e spezie. Con carni rosse. 99 euro

Conte Vistarino, Rocca De’ Giorgi (PV)

La cantina del 1904 è stata appena ristrutturata. Oltre ai locali di vinificazione si visitano lo spazio dedicato alle bottiglie storiche e il museo con cimeli agricoli, foto e documenti dei conti Vistarino, che tutt’oggi abitano l’adiacente Villa Fornace, aperta su appuntamento per ammirarne le architetture settecentesche, i mobili originali e il parco disegnato dall’architetto del re Umberto I. Da non perdere il nuovo aperi-bike, un giro alla scoperta dell’immensa tenuta a bordo di bici elettriche dotate di una cassetta con prelibatezze dell’Oltrepò da accompagnare con una bottiglia di Pinot Nero. contevistarino.it

Il vino: Metodo Classico 1865 2014

Nel 1865 Vistarino produsse il primo Metodo Classico d’Italia da Pinot Nero. Con risotto alle erbe. 30 euro

Rocca Bernarda, Premariacco (UD)

È una residenza signorile fortificata risalente al 1567, che ruota intorno a un giardino all’italiana ed è circondata da un parco di alberi secolari, con un cipresso dichiarato monumento storico. Tutt’intorno i vigneti, con le varietà autoctone tipiche della zona, compreso il prezioso picolit, che il conte Gaetano Perusini, il vecchio proprietario di Rocca Bernarda, ha salvato dall’oblio. Oggi la struttura appartiene al Sovrano Militare Ordine di Malta e le visite guidate consentono di scoprirne la storia, le splendide sale della villa e la cantina storica. Le degustazioni possono comprendere anche l’assaggio di salumi e formaggi locali. sagrivit.it

Il vino: Ribolla Gialla

L’azienda la produce dall’inizio del Novecento. Dà un bianco fragrante e morbido che sta bene con l’insalata di mare. 17,50 euro

Possessioni Serego Alighieri, Sant’Ambrogio di Valpolicella (VR) 

Il 23 aprile 1353 Pietro Alighieri, figlio di Dante, acquistava terreni nel cuore della Valpolicella Classica. Dopo 668 anni i suoi discendenti coltivano gli stessi luoghi e abitano nella splendida villa adiacente la foresteria, affacciata sulla corte dove un tempo veniva essiccato il grano (si può pernottare nei graziosi appartamenti). Il tour comprende una passeggiata nel giardino e nei vigneti e la visita alla storica cantina di affinamento; volendo, si prosegue alla vicina azienda Masi per vedere i locali per l’appassimento delle uve e le cantine sotterranee, tra le più ampie d’Italia. seregoalighieri.it masi.it

Il vino: Valpolicella Classico Superiore Monte Piazzo 2017

Affinato in fusti di ciliegio, profuma di marasca e spezie. Con l’arrosto. 22 euro

Lamole di Lamole, Greve in Chianti (FI)

Che qui il vino venisse speciale l’avevano capito già i Romani, che costruirono i terrazzamenti dove ancora oggi sono coltivati viti e ulivi. Al centro della visita, la cantina trecentesca con la vinsantaia e quella moderna, il vigneto impiantato alla fine della guerra e quello sperimentale. I percorsi di degustazione sono vari e comprendono opzioni sia per chi si avvicina per la prima volta al Chianti Classico sia per chi desidera approfondire la conoscenza di Lamole, con passeggiate nel borgo o tour in fuoristrada. Al ristorante Vitique l’esperienza diventa anche gastronomica. lamole.com

Il vino: Chianti Classico Riserva 2017

Austero. Per capire al meglio la grandezza del territorio di Lamole. Con rosticciana di maiale. 28 euro

Florio, Marsala (TP)

Il successo dei romanzi di Stefania Auci dedicati alla saga dei Florio è una buona scusa per la visita della suggestiva cantina, costruita nel 1833, dove ci sono ancora i tini giganteschi di fine Ottocento per l’affinamento del vino. Tante le possibilità di degustazione, compresa quella che prevede anche l’assaggio di Marsala spillato direttamente dalle botti. duca.it

Il vino: Marsala Superiore Semisecco Riserva Targa

Servito sui 10 °C è aperitivo, sui 18 °C va bene a fine pasto, con erborinati e frutta secca. 16 euro

Venturini Baldini, Quattro Castella (RE)

Anche se la villa cinquecentesca è in fase di restauro (da alcune finestre si possono sbirciare i restauratori all’opera), sono aperti il giardino all’italiana con statue ottocentesche e la terrazza. Si visita anche l’acetaia, una delle più antiche della provincia, con possibilità di degustazione degli aceti, e i vigneti, a bordo di fuoristrada. Per chi preferisce passeggiare
ci sono una ventina di percorsi del Cai. Oltre alle degustazioni dei vini, Mercoledì Rosé prevede un aperitivo con musica, venerdì c’è l’Apericena e domenica Pizza & bollicine. venturinibaldini.it

Il vino: Spergola T.E.R.S.

Figlio dell’omonimo antico vitigno locale, è un bianco macerato, speziato e agrumato. Con il vitello tonnato. 20 euro

Castello Monaci, Salice Salentino (LE)

Nel cuore del Salento, Castello Monaci risale alla prima metà del XVI secolo e fu costruito da monaci francesi come fortificazione. Circondato da vigneti e oliveti, che si possono esplorare in bici o a bordo di piccole auto elettriche, comprende anche un museo del vino, un museo delle carrozze e un frantoio ipogeo, visitabili insieme ad alcune sale del maniero. Tanti i wine tour organizzati, tra i quali Artas, che comprende anche il pranzo o la cena a base di ricette tipiche locali. gruppoitalianovini.it

Il vino: Kreos

Negroamaro rosato del Salento, goloso e fresco. Con le orecchiette con polpettine, vellutata di pomodoro e cacioricotta. 9,50 euro

Tesori nascosti

A Canelli, in Piemonte, il vino riposa al sicuro in chilometri di gallerie scavati tra il XVI e il XIX secolo. Stiamo parlando delle cattedrali sotterranee dove affinano i vini e gli spumanti dell’Astigiano. Sono uno spettacolo da non perdere, tanto che si sono meritate l’inserimento tra i beni Patrimonio dell’umanità dell’Unesco. Appartengono a quattro cantine storiche: Bosca, Contratto, Coppo e Gancia. Tutte organizzano visite guidate in questo mondo ipogeo e degustazioni. Soffermatevi sull’assaggio dei vini principe del territorio, l’Asti Spumante e il Moscato d’Asti, aromatici, con un grado alcolico contenuto e molto versatili in tavola: serviteli ben freschi e non limitatevi al tradizionale abbinamento con i dessert, ma provateli anche per un aperitivo con salumi, formaggi e torte salate, osate con le ostriche e con la salvia fritta: una rivelazione. bosca.it contratto.it coppo.it gancia.it

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