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5 buoni motivi per mangiare la pasta a cena senza ingrassare

La pasta è uno dei simboli della dieta mediterranea. Apprezzata in tutto il mondo, è un alimento di cui spesso ci si priva a cena perché si considera troppo calorica. Benché spesso venga demonizzata, la pasta consumata con moderazione e accompagnata da cibi sani e nutrienti, può essere mangiata senza rischiare di ingrassare persino nel pasto serale. Mangiare degli spaghetti dopo una giornata particolarmente impegnativa fa sentire innanzitutto gratificati e rilassati e non solo per una questione strettamente di gusto. «La pasta è un alimento ricco di sostanze coinvolte nella produzione di neurormoni che influenzano la regolazione della fame», spiega Maria Rosaria Baldi, biologa nutrizionista. «Non fa innalzare troppo la glicemia se viene abbinata correttamente ed è un piatto appagante persino per l’umore». Ecco allora 5 buoni motivi per mangiare la pasta a cena senza ingrassare.

È super saziante

La pasta è un alimento che ha un buon indice di sazietà, soprattutto nella versione integrale, anche di cereali alternativi al grano. La pasta di orzo, ad esempio, aiuta a sentirsi sazi prima e più a lungo. «L’alto contenuto di fibre rende più lento l’assorbimento dei carboidrati complessi di cui è fonte che può essere ulteriormente rallentato se consumata al dente e abbinata a vegetali e proteine che aumentano il senso di sazietà». Un errore da evitare? Mangiare nello stesso pasto un’altra fonte di carboidrati, per esempio del pane o della frutta, che oltre a far aumentare le calorie ne riduce l’effetto saziante. «Il surplus di zuccheri stimola la produzione di insulina, un ormone che fa venire fame», dice la nutrizionista Maria Rosaria Baldi. Per aumentare ancora di più la sazietà del pasto serale occorre fare attenzione anche al formato che si sceglie. «Gli spaghetti, per esempio, hanno un impatto minore sulla glicemia e assicurano un maggiore effetto saziante che può essere ulteriormente aumentato con l’aggiunta di una piccola quota di proteine (tonno, alici, ragù di carne o legumi)».

È digeribile

La pasta, soprattutto quella fresca, è un alimento molto digeribile. Per facilitare ancora di più i processi digestivi l’ideale è abbinarla a delle verdure condite con un filo di olio extravergine d’oliva. «Le fibre e i grassi vegetali benefici limitano l’assorbimento dei carboidrati e facilitano l’attività dei reni nello smaltimento delle sostanze di scarto. I polifenoli invece danno una mano al fegato a lavorare meglio, contrastando pesantezza e gonfiore».

Combatte lo stress

La pasta contiene un mix di sostanze che aiutano a rilassarsi e a stare alla larga dalle tensioni. «Assicura buone quantità di triptofano, un aminoacido precursore della serotonina, l’ormone del buon umore. Apporta poi vitamine del gruppo B, coinvolte nella produzione del Gaba, che riduce i livelli degli ormoni dello stress, tra cui il cortisolo».

Aiuta a restare in forma

Mangiare la pasta a cena è un’ottima strategia per stare alla larga dai chili in più. Questo piatto oltre a essere super saziante, soddisfa il palato. «Consumata nelle giuste quantità (dai 60 agli 80 grammi), e abbinata per esempio alle proteine magre dei legumi assicura un grande ventaglio di aminoacidi, sostanze che hanno un effetto protettivo nei confronti del corretto funzionamento del metabolismo energetico. Le fibre di cui è fonte favoriscono la produzione di acido butirrico, che riduce l’accumulo dei grassi nel tessuto adiposo e migliora la risposta all’insulina, contrastando l’aumento di peso».

Concilia il sonno

Consumare un piatto di pasta la sera è anche un ottimo modo per dormire meglio. «Questo alimento favorisce la produzione di melatonina, l’ormone che oltre a regolare il ritmo sonno-veglia, influenza anche quello della fame e della sazietà. La pasta ha poi proprietà distensive perché è fonte di carboidrati complessi a lento rilascio e vitamine del gruppo B. Grazie poi all’indice glicemico non elevato consente di stare alla larga dagli sbalzi della glicemia, che possono disturbare il riposo».

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