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Come eliminare il nero dei carciofi dalle mani

Avete appena comprato un bel mazzolino di carciofi. Sodi, verdi, fiori davvero appetitosi, declinabili in tante ricette. Saperli pulire è un’arte, ma qualche volta il rischio è quello di trovarsi con le mani nere. Come possiamo eliminare il nero dalle mani?

“Petali traditori”

Non dite che non avete mai giocato al “m’ama non m’ama” con qualche bel carciofo fresco! Tagliate la punta delle foglie (tecnicamente brattee) e poi eliminate le parti esterne, una ad una, come nel famoso gioco che facevate da bambini con le margherite. Romantico? Eh già! Molto meno estasiata la vostra espressione quando vi renderete conto che quattro carciofi hanno reso le vostre mani inguardabili. Scure. Nere. Molti di voi avevano consultato fin anche la nonna per poter avere dei carciofi belli, puliti e ben fatti . Avete eseguito ogni passo con estrema attenzione ma qualcosa pare non abbia funzionato.

Quei piccoli rimedi efficaci

Che il limone sia rivoluzionario in cucina lo saprete già: è un potente antimacchia ed elimina gli odori. Se dovete eliminare il nero dei carciofi dalle mani dovete utilizzarlo strofinando sui polpastrelli in modo energico. Se nonostante l’uso del limone il nero sulle mani non dovesse sparire del tutto, potete provare con della farina di granoturco mista ad acqua. In alternativa potete utilizzare la farina di cocco che, essendo granulare, si trasforma in un vero e proprio scrub per le mani dall’odore molto gradevole. Infine potete adoperare il bicarbonato con l’acqua. L’unico consiglio è di intervenire in tempi brevi poiché il nero dei carciofi tende a rimanere sulle mani per diversi giorni se non è trattato immediatamente.

Cosa si può fare con gli scarti dei carciofi?

Non è vero che dopo aver pulito i carciofi (e le vostre mani) dovete buttare via oltre il 60 % dei fiori come spesso si dice. Se acquistate dei carciofi molto freschi, quindi sodi al tatto, potete utilizzare le foglie, i gambi e le parti di scarto per preparare un buon brodo di carciofi da utilizzare come base per una zuppa oppure, facendolo restringere in tegame con un cucchiaio di maizena come crema per un primo piatto.

Anche i gambi dei carciofi sono buoni. Possono essere tranquillamente utilizzati in cucina, anche se risultano tannici al gusto. Se guardate il gambo, noterete che il centro è più chiaro: questa è la parte più tenera da utilizzare, per esempio per un risotto; la restante parte risulta, invece, troppo coriacea al gusto e può, quindi, essere utilizzata per brodi o fondi di cottura. I gambi, a differenza del fiore, hanno bisogno di una cottura leggermente più lunga.

10 ricette con i carciofi

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