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Come evitare di mangiare troppo mentre si cucina

Cucinare e resistere alla voglia di cibo prima di sedersi a tavola a volte sembra un’impresa. Eppure con le strategie giuste è possibile stare alla larga da assaggi e spuntini di troppo mentre si è ai fornelli che rischiano di aumentare il carico del pasto. «La prima cosa da fare per evitare di mangiare troppo mentre si cucina è cercare di non arrivare troppo affamati al momento del pranzo e della cena», dice Jessica Falcone, biologa nutrizionista presso l’IRCCS Ospedale San Raffaele Turro e Raf First Clinic di Milano. «Mettersi a cucinare con il classico buco allo stomaco aumenta non solo il rischio di mangiare tanto mentre si preparano le pietanze, ma anche di scegliere cibi facili da consumare, che danno sì piacere, ma anche tanti zuccheri e grassi». Una strategia utile per tamponare la fame in attesa di mettersi a tavola è bere un paio di bicchieri di acqua mentre si cucina. «Molto spesso l’organismo confonde lo stimolo della sete con quella della fame», dice l’esperta, che qui suggerisce altre strategie e consigli su come evitare di mangiare troppo mentre si cucina.

Fate pasti e spuntini regolari

«Per non arrivare troppo affamati ai fornelli è fondamentale fare in modo che i diversi pasti della giornata siano equilibrati e bilanciati. Ecco perché già a partire dalla colazione è importante che siano presenti alimenti fonte di carboidrati, proteine e grassi buoni, che aiutano a evitare i cali di energia e gli attacchi di fame», dice la nutrizionista Jessica Falcone. Un’altra strategia utile per evitare di cucinare con i classici crampi della fame è fare sempre uno spuntino nel corso della mattinata e del pomeriggio. «Sgranocchiare delle noci o delle mandorle permette, grazie alla presenza di fibre, proteine vegetali e lipidi salutari di spezzare la fame e soprattutto di tenere sotto controllo nel corso della giornata la glicemia, che condiziona l’appetito. In questo modo si raggiunge un equilibrio ormonale e metabolico che permette di gestire meglio il momento del pasto, in termini sia di qualità che di quantità di cibo consumato». Più si ha fame al momento di mettersi a cucinare, più aumenta infatti il rischio di ripiegare su piatti magari già pronti e particolarmente ricchi di zuccheri e grassi e di cedere più facilmente ad assaggi e spuntini prima di mettersi a tavola.

Al posto di pane & Co. consumate verdure croccanti

Spesso i cibi che si consumano di più mentre si preparano i pasti sono quelli che si possono mangiare al volo come i formaggi, i salumi e il pane. «Per evitare di eccedere con alimenti che stimolano ancora di più la voglia di mangiare il consiglio è quello di avere sempre a disposizione delle verdure in frigo, già tagliate e lavate, pronte per essere consumate come aperitivo, in particolare finocchi, carote, ma anche lattuga, sedano e altre varietà ricche di fibre super sazianti», dice l’esperta. «In alternativa, si possono consumare delle olive oppure delle arachidi non salate. Grazie al loro contenuto di acidi grassi essenziali contribuiscono a tamponare la fame e allo stesso tempo a soddisfare il desiderio di qualcosa di sfizioso».

Tenete un diario alimentare

«Avere l’abitudine di mangiucchiare mentre si cucina rischia anche di alterare la normale percezione del senso di fame e di sazietà. Quando si mangia facendo altro infatti non si riesce a capire quando ciò che si consuma come assaggio o spuntino riesca veramente a soddisfare il bisogno di cibo», dice la nutrizionista Jessica Falcone. «Per evitare di piluccare durante la preparazione e la cottura delle pietanze può essere utile riconoscere il motivo per cui non si riesce a resistere al desiderio di mangiucchiare. A volte infatti non si tratta di vera e propria fame, ma solo del bisogno di gestire uno stato d’animo». Se si è stressati, nervosi, agitati è più difficile riuscire a resistere a spuntini e assaggi mentre si cucina. «Un valido aiuto può essere tenere un diario alimentare su cui annotare il motivo per cui si pilucca di continuo ai fornelli ed eventualmente se non si riesce a gestire il senso di fame in autonomia chiedere aiuto a un nutrizionista che sarà in grado di suggerire delle strategie personalizzate».

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