Il 14 novembre ricorre la Giornata mondiale del diabete. Solo in Italia secondo i dati più recenti il disturbo interessa ben 4 milioni di persone. Nella maggior parte dei casi si tratta del tipo 2, un disturbo che è dovuto agli stili di vita scorretti e che può essere prevenuto soprattutto con la dieta. Chi ha la glicemia al limite si accorge spesso solo per caso di avere valori al di sopra della norma, cioè superiori a 100 mg/dl e di rischiare con il tempo di sviluppare il disturbo. Lo stesso vale per chi è in sovrappeso oppure obeso. «Esiste una stretta relazione tra l’eccesso di peso e le alterazioni del metabolismo del glucosio che si manifesta spesso con l’insulino-resistenza», dice la nutrizionista Martina Donegani. «L’eccesso di tessuto adiposo determina una minore efficacia dell’azione dell’ormone insulina nei tessuti periferici che a sua volta provoca iperinsulinemia, cioè elevati livelli di insulina nel sangue che fanno aumentare i valori», dice l’esperta, che qui suggerisce cosa mangiare a pranzo e a cena se la glicemia è al limite.
A tavola promossa la dieta mediterranea
La dieta mediterranea è considerata da nutrizionisti ed esperti una delle più sane al mondo. Diversi studi suggeriscono che è un’ottima alleata nella prevenzione di diversi disturbi, tra cui il diabete. «La dieta mediterranea ha il grande vantaggio di assicurare nell’arco della giornata una ripartizione di nutrienti (carboidrati, grassi e proteine) ottimale per la salute», dice la nutrizionista Martina Donegani. «Aiuta poi mantenere una certa regolarità negli orari dei pasti e moderare la quantità di cibo, che aiutano a evitare i picchi glicemici, che favoriscono con il tempo l’insorgenza del disturbo. La dieta mediterranea dà poi ampio spazio alle verdure e alla frutta e prevede il consumo di cereali integrali, legumi, pesce, frutta secca, latticini a basso contenuto di grassi, olio extravergine di oliva, poche carni rosse e lavorate e solo un consumo occasionale di dolciumi».
Le dritte per mantenere la glicemia sotto controllo
«Per prevenire il diabete e far rientrare nei limiti la glicemia è utile cercare di ridurre le porzioni e il carico glicemico di ogni pasto della giornata adottando una serie di accorgimenti in cucina», dice la nutrizionista Martina Donegani. «In particolare può essere utile privilegiare cereali integrali cotti al dente, compresa la pasta e abbinarli a verdure ricche di fibre solubili che aiutano a rallentare l’assorbimento degli zuccheri nel sangue e a una fonte proteica magra. Infine, come condimento l’ideale è usare l’olio extravergine d’oliva, che ha un alto contenuto di grassi monoinsaturi e di componenti bioattivi che lo rendono un ottimo alleato nell’utilizzazione del glucosio e nella prevenzione del diabete di tipo 2», dice l’esperta. «L’olio extravergine d’oliva apporta poi elevate quantità di polifenoli, sostanze dall’alto potere antiossidante che contribuiscono al buon controllo della glicemia».
Cosa mangiare a pranzo e a cena
«A pranzo e a cena per limitare le porzioni e ridurre il carico glicemico del pasto può essere utile dare precedenza a un piatto unico composto in porzioni non eccessive da una fonte di carboidrati, meglio se integrali (pasta integrale, riso integrale o basmati, pane di segale, orzo), una quota importante di verdure e una fonte proteica come il pesce, la carne bianca, le uova oppure i legumi», suggerisce la nutrizionista Martina Donegani. «Le fibre di cui sono ricchi i vegetali rallentano l’assorbimento intestinale degli zuccheri. Ciò determina soprattutto una riduzione dell’indice glicemico e della quantità totale di grassi e carboidrati», spiega la nutrizionista Martina Donegani. «La fibra solubile come pectine, gomme, mucillagini, forma insieme all’acqua una massa gelatinosa fermentabile, dal forte potere saziante, capace di aumentare la viscosità delle feci nell’intestino. Le proteine e i grassi “buoni” invece rallentano lo svuotamento gastrico e migliorano il senso di sazietà». E per quanto riguarda la frutta a fine pasto? «In dosi non eccessive si può comunque consumare, oppure si può introdurre a metà mattina o metà pomeriggio come spuntino abbinandola a una piccola quota di frutta secca a guscio come le noci che grazie a proteine vegetali e grassi salutari ne riduce gli effetti sulla glicemia».
Un menù tipo da provare
Pranzo: insalata di indivia, finocchi con olive nere, spaghetti integrali cotti al dente con ragù di lenticchie conditi con olio extravergine d’oliva.
Cena: filetto di orata al cartoccio, cime di rapa in padella condite con olio extravergine d’oliva e due fette di pane integrale di segale.
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