Ticker

6/recent/ticker-posts

Ad Code

Responsive Advertisement

Sardegna, la ricetta del minestrone di lunga vita

Da anni gli scienziati studiano il segreto alimentare della longevità delle cosiddette zone blu del mondo, ovvero le cinque aree geografiche in cui si riscontra la maggiore concentrazione di centenari. Con nostro grande orgoglio una di queste zone è la Sardegna, e in particolare le regioni dell’Ogliastra e della Barbagia. Questi luoghi, oltre a essere oggetto di studio fin dagli anni 90 da parte dei due ricercatori delle “blue zone”, Gianni Pes e Michel Poulain, hanno attirato l’attenzione mediatica di tutto il mondo, compresa quella del “New York Times”, della BBC e di Dan Buettner, giornalista esperto di longevità e autore di The Blue Zones Kitchen.

Grazie agli studi e agli approfondimenti condotti sul campo in questi anni, si è fatto luce sulle vite dei centenari sardi, le cui storie hanno appassionato miliardi di persone, e in particolare su ingredienti e ricette tipiche di queste zone, tra cui quella dell’ormai noto “minestrone della longevità”.

Il segreto dei centenari sardi: verdure, legumi, cereali e socialità

In Ogliastra e Barbagia, zone montuose dell’entroterra sardo in cui la percentuale dei centenari è il 13% più alta del resto d’Italia, a fare la differenza sono soprattutto lo stile di vita semplice e una sana alimentazione. Più nel dettaglio, molti centenari sardi trascorrono piacevolmente il proprio tempo nei piccoli centri abitati facendo lunghe passeggiate, coltivando e raccogliendo i frutti della terra, socializzando e godendo appieno del forte senso di famiglia e di comunità tipico di queste zone. La dieta dei centenari sardi, prevalentemente di origine vegetale, è caratterizzata da ricette povere e stagionali e da un elevato consumo di verdure e frutta di coltivazione locale, cereali integrali e legumi. Nella dispensa non mancano mai un buon olio extravergine di oliva e del vino rosso sardo, consumati quotidianamente, ma in maniera moderata. La componente animale della dieta settimanale, ovvero carne e formaggio, è davvero minima; vengono infatti mangiati sporadicamente, spesso aggiunti a minestre e piatti unici, come nel caso di lardo e pecorino sardo. L’amore per gli ingredienti tradizionali sardi a km zero, sempre genuini, freschi e di qualità, va sempre di pari passo con la volontà di mantenersi leggeri e di non eccedere con le quantità e con le calorie.

Foto: sardegna-minestrone melis lunga vita_copyright bluezones.com.jpg.

“Il minestrone di lunga vita” della famiglia Melis, di Perdasdefogu

Il piatto che più di tutti rappresenta le abitudini alimentari di questa zona blu è sicuramente il cosiddetto “minestrone di lunga vita”, ricetta ideata dalla centenaria famiglia Melis e diventata in qualche modo il simbolo culinario di questi centri di lunga vita. Questa famiglia di Perdasdefogu, un piccolo borgo in provincia di Nuoro, nel 2012 è entrata nel Guinness dei Primati per essere la famiglia più longeva del mondo e, nel 2013, è stata protagonista di un articolo del “New York Times”. A interessarsi per primo alla storia dei nove fratelli centenari dei record e alle loro abitudini alimentari fu il giornalista americano Dan Buettner che, seguendone personalmente le vicende, diede loro modo di raccontare ingredienti e preparazione del loro “elisir di lunga vita”. Il “Melis family minestrone” viene preparato con una grande quantità di verdure provenienti dal proprio orto, tre varietà di legumi e la fregola sarda, un’antica pasta di semola prodotta in Sardegna; il tutto viene generalmente servito con alcuni fogli di pane pistoccu, ovvero un pane a base di farina di grano duro e più spesso del noto pane carasau. Di seguito la ricetta originale del minestrone di lunga vita, che nel tempo ha ricevuto l’approvazione di nutrizionisti e di chef stellati.

Ingredienti

½ tazza di fave secche
½ tazza di fagioli secchi
⅓ tazza di ceci secchi
⅔ tazza di fregula sarda
Olio extravergine di oliva
1 cipolla gialla o bianca
2 carote di media grandezza
2 gambi di sedani di media grandezza
2 cucchiaini di aglio tritato
1 barattolo di pomodori freschi
3 patate di media grandezza
1 finocchio
prezzemolo e basilico fresco tritati
½ cucchiaino di sale
½ cucchiaino di pepe nero macinato fresco
¼ di tazza di pecorino finemente grattugiato

Procedimento

Lasciare in ammollo per circa 8 ore i legumi, in una grande bacinella piena d’acqua, dopodiché scolarli e sciacquarli bene. Preparare il soffritto in una pentola, facendo prima scaldare tre cucchiaini d’olio e poi aggiungendo cipolla, sedano e carota tritati. Lasciare cuocere per circa cinque minuti, mescolando spesso, e poi aggiungere l’aglio tritato (mescolando per 20 secondi) e poi pomodori, patate e finocchi tagliati a dadini, prezzemolo e basilico tritati e i legumi scolati. Aggiungere sufficiente acqua da coprire il tutto di circa un dito, alzare la fiamma al massimo e portare a bollore. A questo punto ridurre il fuoco, togliere il coperchio e lasciar cuocere per circa un’ora e mezza, finché i legumi risulteranno morbidi, aggiungendo acqua di tanto in tanto se necessario. Versare poi nella zuppa la fregula sarda e far cuocere per circa dieci minuti. Una volta pronto, il minestrone va servito nei piatti, con l’aggiunta di un cucchiaio di olio extravergine d’oliva e di una spolverata di pecorino.

N.B. A seconda delle stagioni possono essere aggiunte altre verdure dell’orto, quali ad esempio zucchine, broccoli, cavoli, cavolfiori, fagiolini. Anche la varietà di legumi può essere modificata a piacere.

Enregistrer un commentaire

0 Commentaires