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10 tappe in montagna da non perdere

Polenta con ortaggi
Gnocchi verdi, fonduta e funghi
Arista di maiale con latte e cipolle
Pizzoccheri, la ricetta tradizionale
Polenta e ragù di funghi
Tomino al forno con miele, nocciole e lavanda
Arrosto cotto all’antica ma con i datteri
Canederli al formaggio
Polenta alla carbonara
Arrosto di vitello con albicocche e fichi secchi
Fonduta
Brasato al Barolo
Pizza con farina di polenta, salsiccia, radicchio e cipolla
Polenta con fonduta alla valdostana
Cosce di pollo imbottite con salsa esotica al latte di cocco
Frittelle alle prugne con farina di polenta
Costata di maiale con polenta croccante
Faraona «in tecia» e polenta
Fonduta di Gruyère con verdure
Gnocchi alla sorrentina
Gnudi di cime di rapa
Coniglio in porchetta, la ricetta marchigiana
Pizzoccheri valtellinesi
Risotto al gorgonzola con le noci
Lasagne classiche
Millefoglie di Montasio, lattuga e polenta
Polenta alla romana
Spezzatino con crosta di panini aromatici
Polenta dura
Stinco di vitello arrosto e cavolo cappuccio
Scamone scottato con polenta e pak-choi
Uovo «termale» con fonduta, cardi e tartufo
Polenta e zucchero
Tagliatelle al ragù di Benilde
Spätzle alla bavarese
Tartine miste con polenta avanzata
Sfoglie di polenta croccante
Zuppa di cipolle
Canederli tirolesi
Gnocchi e polenta liquida al gorgonzola

In questo periodo di feste, c’è chi si è preso un momento di pausa per godersi appieno la bellissima neve di questa stagione. Ma come decidere dove andare a sciare, pernottare e, perchè no, degustare del buon cibo e vino? Qui la nostra lista delle 10 tappe da non perdersi, scelta accuratamente per voi!

1.Alta Badia (BZ) Sciare sulle piste ancora intonse, guardare il sole sorgere a 2000 metri, fare una colazione da re: dal 20 dicembre gli impianti di risalita Col Alto e Piz Sorega aprono i battenti già all’alba.
A inizio dicembre, invece, comincia il Gourmet Sky Safari «Sciare con gusto»: un gruppo di chef stellati presentano i piatti da loro ideati nei rifugi partner dell’iniziativa. altabadia.org

2. San candido (BZ) Tappa al Naturhotel Leitlhof di San Candido, Hotel più sostenibile d’Europa secondo l’Europe’s Leading Green Hotel 2021: tutto quello che finisce in tavola viene dalla fattoria annessa o dal proprio allevamento di bovini di razza Angus. leitlhof.com

3. Selva di Val Gardena (BZ) Capesante alla piastra e ostriche: al Rifugio Emilio Comici a Plan de Gralba, sopra Selva di Val Gardena, c’è il meglio del mare nostrum. La gestione è della famiglia Marzola che a Grado possiede anche un allevamento di pesce all’isola Ravaiarina. rifugiocomici.com

4. Cortina (BL) Gustare un tris di primi o un dessert a base di panna e liquore all’uovo al Rifugio Scoiattoli con incredibile vista sulle Cinque Torri, a Cortina d’Ampezzo. Tel. 0436 867939

5. Col di Lana (BL) Situato a quota 2145, 300 metri quadrati di terrazza, il rifugio di design Cesa da Fuoch, nel cuore del comprensorio Dolomiti Porta Vescovo, ha una cucina a vista da cui escono pizze, focacce, pasta fresca, da abbinare a spritz e bollicine. dolomitiportavescovo.it

6. Courmayeur (AO)
Per un sorprendente Monte Bianco flambé o una polenta con fonduta al tartufo si va al Super G Mountain Club di Courmayeur. In cucina? C’è lo chef Andrea Berton. lovesuperg.com

7. Monte Bianco (AO) Fuga a due con la Romantic Experience proposta da Skyway Monte Bianco: ascesa al punto più alto d’Italia a 3466 metri e aperitivo in quota, con calice di vino e un tagliere di salumi e formaggi valdostani. montebianco.com

8. Cervinia (AO) Tappa a 2750 metri, allo chalet Etoile di Cervinia a Plain Maison. per assaggiare i piatti della chef scandinava Ulla: tagliolini all’astice e ravioli di granchio svedese. chaletetoile.it

9. Fuciade (TN) Merita il viaggio per l’orzotto mantecato al crescione di fiume e la cantina con 600 etichette, il suggestivo rifugio Fuciade, con vista sulle Pale di San Martino. fuciade.it

10. Andalo (TN) Assaggiare una fetta di panettone cotto in vasocottura e condito con sciroppo di pino mugo
a 2125 metri: succede al rifugio La Roda, sulla cime de La Paganella, opera del pasticciere Roberto Molesti. laroda.it

Foto di Armin Terzer

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