La scelta del vino, si sa, rappresenta ancora per molti un momento critico. E in occasione di festività e ricorrenze in cui si riuniscono più persone con esigenze diverse, la scelta può farsi ancora più problematica. Da sempre la notte di Capodanno chiama bollicine e tra le bollicine ci si può orientare con qualche buon suggerimento. Abbiamo chiesto dunque alla sommelier Carla Scarsella, responsabile di sala del ristorante Sintesi di Roma, di darci qualche consiglio per scegliere, comprare, servire in modo appropriato le bollicine e fare contenti i nostri ospiti in una serata carica di aspettative. “La regola d’oro è quella di bere secondo i propri gusti: vi piacciono le bollicine? Bevetele! Non vi piacciono? Facciamo posto ad altro. Non c’è nulla che influenzi il gusto come lo stato d’animo” raccomanda Carla. Per il resto, ecco i nostri suggerimenti.
Leggi anche
Una bollicina per ogni momento della serata
Possiamo suggerire di partire con un metodo classico Pas Dosé, con una forte acidità e zero residuo zuccherino, in modo da incentivare la salivazione e la voglia di mangiare. Terminando invece con la bolla dolce, se piace. Sconsigliatissimo aprire la bolla dolce che spesso arriva da parte degli ospiti con il panettone o il pandoro a inizio pasto. Ci sono tante bolle dolci anche italiane da provare: per esempio un Moscato d’Asti con il pandoro o uno spumante Moscato Fior d’Arancio con il panettone.
La temperatura ideale per le bollicine
Conservare le bottiglie in freezer può sembrare una buona idea, ma non lo è per almeno due motivi. Se presi dalla festa o dalle preparazioni la bolla rimane in frigo troppo a lungo, può esplodere. E non ci sembra il modo migliore per iniziare l’anno. Il secondo motivo è che uno sbalzo così forte di temperatura è sconsigliabile per i vini. Raccomandiamo quindi di mettere le bottiglie nel frigo di casa con alcune ore di anticipo e poco prima di servirle, passarle per 5-10 minuti in un secchiello con acqua e ghiaccio (suaglass).
Con quante bottiglie ci regoliamo per una serata?
La risposta giusta è: dipende. Dai gusti degli ospiti e dallo spirito della serata. Ci possiamo regolare così: per ogni bottiglia consideriamo 4 calici grandi, o al massimo 6 calici normali. A quel punto raggiungiamo una proporzione di buon senso sul numero delle portate e sul numero degli ospiti. Qualche bottiglia in fresco in più non fa mai male e diventa al momento opportuno un prezioso jolly.
Che bicchieri usare per le bollicine
Se in casa non abbiamo i flûte o non ne abbiamo per tutti gli ospiti, non siamo costretti a comprarli solo per Capodanno. Possiamo usare anche bicchieri da vino bianco, anche se rischiamo di perdere il perlage. Evitiamo sicuramente quelli montabili in plastica che spesso circolano durante le festività e anche bicchieri bassi come quello dell’acqua. L’ideale è avere un bicchiere con lo stelo per non scaldare il vino con la mano e intaccarne i profumi. Per alcuni champagne, inoltre, il bicchiere leggermente più ampio può aiutare il vino a prendere aria.
Una bottiglia per tutta la serata
Nulla vieta di continuare a bere la bottiglia dell’aperitivo o del benvenuto per il resto della serata. Il mondo delle bollicine è talmente vasto e talmente bello che si può abbinare praticamente a tutti i piatti. Se le bolle piacciono, va bene destinarle all’intera cena. Per tenere la bottiglia in fresco, possiamo regolarci sempre con il secchiello del ghiaccio, oppure con la glacette (qui il ghiaccio non sta a diretto contatto con la bottiglia). Quando arriviamo al dolce ricordiamo però che è più indicato servire una bolla dolce o, al massimo, un vino fermo dolce.
E se al mio ospite non piacciono le bollicine?
Abbiamo detto che in realtà le bolle stanno bene su tutto e che è un mondo così vasto da piacere in modo trasversale. Ma nulla ci vieta di avere una bottiglia di vino fermo che possa stare bene su tutto, una sorta di passepartout, per esempio un bianco abbastanza strutturato, semi aromatico che sia in grado di tenere testa a tutti i piatti da servire all’ospite che non gradisce le bolle che abbiamo scelto.
Dove comprare le bottiglie per Capodanno?
Se preferite farvi consigliare, sicuramente in enoteca, perché chi fa questo mestiere conosce i suoi vini, li ha bevuti e studiati, quindi può proporre consapevolmente qualcosa che sia calibrato con le esigenze della serata. Se invece conosciamo già un prodotto che ci piace, tantissime cantine, quasi tutte, vendono anche ai privati. E non ci sono regioni italiane che non abbiano bollicine interessanti da proporre. Se invece vogliamo spaziare oltre l’Italia, c’è molta offerta internazionale, tra cui ovviamente, il grande capitolo degli champagne.
0 Commentaires