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Chi sarà il migliore Young Chef 2021?

48 giovani cuochi stanno per arrivare a Milano dal 28 al 30 ottobre per la Gran Finale della competizione internazionale S.Pellegrino Young Chef Academy 2021. Ma questa è solo l’ultima tappa di un lungo percorso di formazione e selezione dedicato ai grandi nomi di domani, e alla comunità globale degli chef tutta. Le ragazze e i ragazzi che hanno superato le selezioni regionali si troveranno ora finalmente insieme a 12 grandi chef mentori per tre giorni di attività che, oltre alla gara finale, saranno fitti di attività educative e di networking che arricchiranno l’esperienza dei partecipanti. Per la prima volta la competizione sarà solo una delle iniziative messe in atto, e prima dalla cerimonia di premiazione tanto attesa ci si ritroverà anche tutti insieme per il S.Pellegrino Young Chef Academy Brain Food Forum, in cui discutere e progettare il futuro della cucina – tutti insieme, alla pari, e per il bene dell’intero settore.

La community internazionale che stimola il confronto

Seppur questa sia una vera novità, da sempre il concorso ha l’intento non di incoronare “il migliore”, ma di promuovere la creatività, lo studio, le relazioni ed essere così di stimolo a chi nelle cucine già ci lavora e vuole un domani diventare chef – essendo d’esempio per i propri coetanei, e per chi è ancora più giovane e ha bisogno di modelli positivi da condividere. “Un anno fa abbiamo lanciato la S.Pellegrino Young Chef Academy, una community da cui i giovani chef di talento possono trarre ispirazione interagendo con i personaggi più influenti della gastronomia – ha spiegato Stefano Bolognese, Responsabile International Business Unit San Pellegrino – Questo è possibile grazie a un articolato piano di formazione, mentoring e opportunità professionali. La competizione S.Pellegrino Young Chef Academy è una delle attività chiave del progetto, nonché lo strumento principale per rafforzare il nostro impegno: stimolare e alimentare un sano confronto e una creatività ricca di significato, in grado di promuovere un’evoluzione continua nel settore della gastronomia sempre più in connessione con i diversi ambiti della società. Per questo la Gran Finale è una data tanto importante per noi quanto per l’agenda gastronomica internazionale”.

Chi sono i partecipanti (e perché l’importante non è vincere)

Per l’Italia, Antonia Klugmann, patron del ristorante una stella Michelin L’Argine a Vencò sarà il mentore di Alessandro Bergamo, finalista italiano. Ma l’edizione 2021 della competizione prevede la partecipazione di candidati provenienti da tutto il mondo (dall’Australia al Messico, dal Canada alla Cina). Ragazzi e ragazze, con oltre il 10% in più di donne registrare tra i candidati. In tutto il mondo, 135 giovani chef hanno superato le selezioni preliminari e partecipato a contest tecnici a cui hanno preso parte come giurati i più grandi chef dei paesi partecipanti delle 12 regioni internazionali, che si sfideranno ora a Milano.
C’è attesa e fermento, ma anche se la gara vuole sicuramente premiare la bravura, il percorso è più importante della meta. I finalisti delle competizioni regionali arrivano alla Gran Finale dopo un percorso di mentoring durante il quale, grazie al supporto di un Senior Chef, hanno avuto l’opportunità di perfezionare il piatto iconico con cui partecipano alla sfida, accrescendo le proprie competenze e abilità a 360°.

I piatti in gara: chi vincerà? Uova, anatre o ricette 2.0?

Alessandro Bergamo, di Milano, porterà un piatto dal nome evocativo: “Better an egg today or a chicken tomorrow?” e sono davvero tante le idee e le peculiarità che emergono dalle ricette dei finalisti. Kevin Wong Tat Mun da Singapore porterà una “Celebration of a Duck”, una celebrazione dell’anatra, piatto iconico della città; dalla Cina Victor/Zhi Cheng Wang farà scoprire a tutti “What is soy in China”, che cosa vuol dire soia in Cina; da Città del Capo, Sudafrica, lo chef Paul Thinus Prinsloo presenterà la sua “Bouillabaisse 2.0” e Jerome Ianmark Calayag da Stoccolma cucinerà una ricetta in un puro stile New Nordic Cuisine, “Humble vegetables”. Ad assaggiare I 12 piatti, sette saggi di fama mondiale che decreteranno il vincitore assoluto. Per l’Italia, Enrico Bartolini, e poi Manu Buffara dal Brasile, Andreas Caminada, Svizzera, Mauro Colagreco dalla Francia, l’americano Gavin Kaysen, l’inglese Clare Smyth e Pim Techamuanvivit , dalla Thailandia. La giuria valuterà i finalisti sulla base di tre elementi chiave: competenze tecniche, creatività e filosofia di cucina, e ogni candidato sarà inoltre giudicato in relazione alla sua capacità di creare o introdurre elementi positivi, utili all’evoluzione del mestiere di chef.

I tre premi alle idee e all’attitudine

La competizione 2021 introduce anche tre nuovi premi con l’obiettivo di invitare i protagonisti e il pubblico a riflettere sul potere sociale e culturale della gastronomia e sul suo impatto oltre le mura di ogni singolo ristorante. L’Acqua Panna Award for Connection in Gastronomy sarà votato dai 12 mentori e sarà assegnato allo chef il cui piatto meglio rifletterà il perfetto connubio tra culture diverse, esempio del crescente trend gastronomico mondiale degli chef senza frontiere. S.Pellegrino Award for Social Responsibility invece sarà il premio attribuito allo chef che proporrà il piatto che più di ogni altro farà proprio il principio secondo cui il cibo è migliore quando è il risultato di pratiche socialmente responsabili. Un premio sarà votato dalla community online del sito Fine Dining Lovers – chef, professionisti della comunicazione e appassionati della gastronomia da tutto il mondo – e sarà assegnato al giovane talento che meglio saprà rappresentare la propria visione e filosofia gastronomica attraverso un piatto coerente con i principi cui si ispira: chi vincerà il Fine Dining Lovers Food for Thinking Award?

Un’occasione per tutti

L’edizione 2021 ospiterà per la prima volta anche il forum dal titolo S.Pellegrino Young Chef Academy Brain Food, una giornata speciale che annovererà fra i relatori Massimo Bottura, Virgilio Martinez oltre che i Sette saggi della giuria. Condividendo le loro esperienze e testimonianze, i grandi ospiti saranno fonte di ispirazione per tutti i giovani chef e per tutti coloro che prenderanno parte all’evento.

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